2/14/2024|pietre-preziose
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Ogni qualvolta che ci si trova in gioielleria, si possono incontrare delle parole all’apparenza difficili e dal significato oscuro. Nonostante questo, basta poco per poter imparare i concetti base e giostrarsi nel mondo della gioielleria. Ad esempio, un concetto molto importante e ripetuto spesso dai più esperti è la scala di Mohs. Ma cosa indica di preciso questo termine?
La scala di Mohs è un’unità di misura, che viene utilizzata molto spesso in gioielleria, poiché è uno dei diversi metodi utilizzati per indicare la durezza di un metallo o di una pietra. In particolare, la scala di Mohs serve per poter identificare la resistenza che un semplice oggetto può avere a diversi agenti esterni o azioni, come abrasione o graffi.
Come è stato accennato precedentemente, la scala di Mohs viene usata dagli amanti della gioielleria per poter misurare la durezza delle pietre preziose. Essa venne scoperta per la prima volta nel 1812 dallo studioso Friedrich Moh, che diede in seguito il proprio nome alla scala di misura. Questa scala si basa su una divisione di dieci livelli di durezza che possono essere assegnati alle pietre preziose, in base alla loro resistenza, dalla meno dura (livello uno) fino alla più resistente (livello dieci).
Nonostante ciò, non bisogna considerare in maniera errata questa scala, in quanto ha un valore e un metodo di misura molto relativo. Ad esempio, si identifica una certa pietra con un valore sulla scala, ma vi possono essere differenze più o meno grandi fra un valore e l’altro. Per questo motivo, bisogna analizzare bene il valore assegnato e saperlo interpretare.
Il metodo della scala di Mohs è in realtà abbastanza semplice, poiché si basa su un principio base. Infatti, una pietra preziosa o meno con un livello di durezza nella scala di Mohs elevato riuscirà a resistere maggiormente a graffi e lesioni dall’esterno. Allo stesso modo, questa pietra sarà altrettanto dura da poter procurare un graffio o un danno importante ad altre pietre, il cui punteggio nella scala di Mohs sarà inferiore. Di conseguenza, sarà estremamente semplice calcolare il livello nella scala di Mohs, se si è a conoscenza del livello di un’altra pietra.
Ad esempio, una pietra potrebbe essere scalfita più facilmente anche a mano nuda, riportando un livello della scala di Mohs molto basso. Di conseguenza, se un’altra pietra preziosa non verrà scalfita dalla prima, a basso livello, ma da una terza, sarà possibile comprendere che questa pietra avrà un livello nella scala di Mohs medio, fra la prima e la terza pietra.
Nella gioielleria, questo principio viene applicato quotidianamente. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, le pietre o i metalli usati sono abbastanza morbidi, in un livello della scala di Mohs fra il 2,5 e il 4. Di conseguenza, bisogna fare particolare attenzione ai gioielli in questione e trattarli con la dovuta cura. Ad esempio, si consiglia di tener ben lontano le pietre fra di loro e proteggerle, in modo tale da prevenire eventuali graffi