11/25/2025|notizie

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Benvenuti alla nostra rubrica mensile dedicata al mercato dei diamanti. Ogni mese analizziamo le principali tendenze globali, gli eventi più significativi e le dinamiche che influenzano domanda, prezzi e strategie commerciali. Grazie a fonti autorevoli come Rapaport News, IDEX e altri canali specializzati, vi offriamo una panoramica sempre aggiornata, precisa e affidabile.
Ottobre 2025 ha mostrato un quadro contrastante nei principali mercati globali. Negli Stati Uniti, il retail del lusso rimane robusto in vista della stagione natalizia, con vendite stabili e rinnovato ottimismo dei consumatori. In Europa si registra un consolidamento graduale, sostenuto dalla ripresa del turismo internazionale nelle capitali dello shopping di lusso e dal rinnovato interesse per i diamanti come bene rifugio. I grandi gruppi come LVMH e Kering confermano la crescita nel segmento gioielleria, sebbene la cautela rimanga elevata a causa delle tensioni geopolitiche e del rallentamento economico nell'Eurozona; di conseguenza, molti operatori privilegiano pietre di qualità superiore e tracciabilità certificata.
In Asia, l'industria manifatturiera indiana ha subito un rallentamento a seguito della chiusura per le festività del Diwali. Le trattative tra USA e India su dazi reciproci (attesi al 15–16%) procedono verso un possibile accordo che potrebbe stabilizzare la filiera internazionale.
La domanda rimane polarizzata: i diamanti più piccoli (al di sotto di 1,20 ct) risentono dell’elevato livello di offerta, mentre l’andamento delle pietre da 2 carati in su e i tagli fancy allungati (Marquise, Oval, Long Cushion) è stato decisamente positivo, con quotazioni superiori del 20–25% ai tagli tradizionali.
Vediamo ora più da vicino l’andamento dei prezzi, che in ottobre ha mostrato segnali di stabilizzazione, con lievi flessioni nella maggior parte delle categorie.
Secondo i dati Rapaport, il RapNet Diamond Index (RAPI™) per i diamanti rotondi da 1 carato (colore D–H, purezza IF–VS2) è sceso dell’1,7%, un calo più contenuto rispetto ai mesi precedenti. Le categorie più piccole hanno invece registrato perdite più marcate: –4,4% per i diamanti da 0,30 carati e –2,8% per quelli da 0,50 carati.

Le pietre di maggior caratura si confermano più resilienti: il RAPI per i 3 carati è salito dello 0,3%, mentre le gemme rotonde da 5 carati di qualità eccellente (D–E, IF) hanno registrato rialzi fino al 4%.

Anche l’IDEX Polished Price Index ha evidenziato una flessione minima, pari a –0,48%, segnale di un mercato in fase di consolidamento dopo la volatilità estiva legata ai dazi reciproci tra Stati Uniti e India. I movimenti giornalieri sono stati contenuti, con solo due brevi oscillazioni nei primi e negli ultimi giorni del mese.

A livello di categorie, i diamanti rotondi tra 0,50 e 1,99 carati hanno mostrato una tendenza generalizzata al ribasso nelle qualità più alte (G+ e VS1+), mentre i tagli fancy hanno riportato ribassi più marcati: secondo IDEX, i ribassi hanno superato gli aumenti in rapporto di oltre tre a uno, con flessioni concentrate soprattutto tra 1 e 2 carati nelle fasce di colore e purezza medio-alte.
Nel complesso, ottobre sembra aver segnato una fase di normalizzazione dopo i movimenti più accentuati dei mesi precedenti: un mercato più stabile, ma ancora selettivo, in cui la qualità e la rarità delle pietre restano i principali fattori di tenuta dei prezzi.
Dalla miniera Karowe del Botswana (la stessa che solo un mese fa aveva fatto parlare di sé per il rinvenimento del gigantesco Motswedi) proviene un nuovo rinvenimento destinato a entrare nella storia: un diamante grezzo da 37,41 carati che presenta una metà di un delicato colore rosa e l’altra perfettamente incolore, separate da una linea netta e naturale.
Una gemma così non ha precedenti noti. I diamanti rosa rappresentano meno di un decimo dell’uno per cento delle pietre estratte e, dopo la chiusura della miniera australiana di Argyle nel 2020, sono diventati quasi introvabili. In questo caso, la combinazione unica di tonalità e trasparenza rivela un equilibrio geologico rarissimo: una pressione insufficiente avrebbe lasciato il cristallo incolore, una eccessiva lo avrebbe reso colorato.

Questo diamante bicolore è quindi una sorta di “istantanea” di un momento perfetto nella storia della Terra, un incontro di forze opposte che convivono nella stessa gemma, rendendola non solo un capolavoro della natura ma anche un oggetto di grande valore scientifico e simbolico.
Il 29 ottobre un gruppo di ricercatori dell’Università di Tokyo ha annunciato una scoperta destinata a cambiare la storia della scienza dei materiali: per la prima volta sono riusciti a creare nanodiamanti senza ricorrere a temperature o pressioni estreme, ma utilizzando fasci di elettroni. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science, apre prospettive straordinarie per la ricerca: la trasformazione del carbonio avviene a temperatura ambiente, generando diamanti perfetti con diametri di pochi nanometri.

Oltre all’impatto sullo studio dei materiali, questa tecnica potrebbe rivoluzionare la microscopia elettronica e la produzione di componenti per il calcolo quantistico, proteggendo al tempo stesso le sostanze organiche più delicate dai danni causati dai raggi. Secondo i ricercatori, meccanismi simili potrebbero spiegare anche la formazione naturale dei diamanti in meteoriti o rocce ricche di uranio, offrendo una nuova chiave di lettura sui processi geologici del nostro pianeta e dello spazio profondo. Un’ulteriore dimostrazione di come il diamante continui a unire scienza, natura e meraviglia.
Il 17 ottobre, in occasione del San Diego Film Festival, l’attore Joe Manganiello, noto per i suoi ruoli in True Blood e Magic Mike, e per il precedente matrimonio con Sofia Vergara, ha ufficializzato il fidanzamento con l’attrice e conduttrice Caitlin O’Connor.
A catturare l’attenzione del mondo della gioielleria è stato soprattutto l’anello scelto da Manganiello: un diamante taglio smeraldo montato su una sottile fascia in platino, un design che unisce l’eleganza hollywoodiana d’altri tempi a un gusto moderno e raffinato. Questo taglio, caratterizzato da ampie faccette disposte a gradini, esalta la purezza e la trasparenza della gemma più che la sua brillantezza, mettendo in risalto ogni dettaglio interno della pietra. Proprio per questo motivo, il taglio smeraldo è considerato una scelta di grande consapevolezza ed equilibrio, riservata a diamanti di qualità eccezionale.

L’anello di O’Connor ha già ispirato numerosi designer e maison internazionali, confermando il ritorno del taglio smeraldo come simbolo di un’eleganza discreta ma assoluta, un raffinato omaggio alla luce interiore del diamante e, forse, alla solidità del legame che rappresenta.
Ottobre 2025 conferma come il diamante continui a rappresentare un punto di riferimento stabile in un contesto economico complesso: un bene tangibile, capace di conservare valore e significato nel tempo. Per alcuni, è un investimento; per altri, un’eredità emotiva da preservare e tramandare. In ogni caso, saperne valutare correttamente il potenziale è il primo passo per gestirlo con consapevolezza.
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Dov Alter — Co-founder & CEO of Auctentic
Questo articolo è stato approvato da Dov Alter. Dov possiede una laurea in economia e vanta oltre dieci anni di esperienza come commerciante di diamanti autorizzato. Come CEO e Co-fondatore di Auctentic, guida l'azienda con una profonda conoscenza del mercato dei diamanti, delle sue tendenze e delle dinamiche in evoluzione che lo caratterizzano.