I certificati delle pietre preziose hanno una data di scadenza?

2/14/2024|pietre-preziose

I certificati delle pietre preziose hanno una data di scadenza?

È vero che il certificato gemmologico ha una data di scadenza?

Una cosa è certa: ti dovrai preoccupare di questo aspetto solo quando vorrai vendere i tuoi diamanti, gioielli o pietre preziose.

Ma andiamo per ordine, semplificando alcuni concetti base della certificazione dei diamanti e delle pietre preziose.

I certificati gemmologici delle pietre preziose e dei diamanti riportano sempre una data, che corrisponde al giorno, mese e anno della compilazione del documento.

foto esempio certificato diamante GIA
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La data è fondamentale poiché il certificato attesta in modo imparziale tutte le caratteristiche della pietra nel preciso momento in cui è stata testata in laboratorio.

Il certificato presenta inoltre un numero identificativo univoco assegnato alla pietra.

Questo numero è stampato anche sul blister, se la pietra preziosa viene racchiusa all’interno di un sigillo anti-contraffazione ma può anche essere inciso a laser sulla cintura del diamante.

Se vuoi approfondire l’argomento, leggi la nostra guida completa Che cos’è il certificato del diamante.

Validità del certificato gemmologico: quando scade?

A seconda dell’ente che ha rilasciato la certificazione, la validità del certificato gemmologico del diamante può variare dai 5 ai 10 anni.

Prima di procedere alla vendita del tuo diamante, è bene quindi sapere che un certificato non è per sempre e perché.

Diciamo che non è propriamente il certificato ad avere una data di scadenza per legge e neanche il diamante in sé: ci sono però alcuni fattori esterni che rendono datata la classificazione ed altri che intervengono ad alterare le caratteristiche fisiche della pietra, facendo di fatto “invecchiare” il certificato, che non è più giudicato completamente attendibile al fine di valutare e quotare il diamante.

Vediamo quali sono questi fattori.

Perché il certificato del diamante scade?

Sono diversi i fattori che rendono obsoleto il certificato delle pietre preziose.

  • Nuove tecnologie e aggiornamento dei parametri di valutazione diamanti

I parametri di valutazione diamanti cambiano e si aggiornano col progredire della tecnologia. La continua evoluzione delle tecniche e degli strumenti di classificazione e taglio dei diamanti hanno reso e renderanno possibile una sempre maggiore precisione e quindi bellezza delle pietre tagliate.

Di conseguenza, la domanda di mercato esige standard di qualità sempre più elevati, portando a riformulare in modo costante il valore corrente, secondo i nuovi canoni e trend.

  • Incidenti di lavorazione del gioiello e urti accidentali dovuti all’uso

Dal momento che la pietra lascia l’istituto gemmologico dopo la certificazione, può essere utilizzata per realizzare un gioiello, quindi incastonata in una montatura, oppure essere venduta sigillata in blister.

Nel caso del diamante in blister, le possibilità che la pietra possa rovinarsi nel tempo sono alquanto remote, poiché viene solitamente conservato al suo interno e in un luogo sicuro, senza mai rimuoverlo.

Invece, una pietra montata su un gioiello che viene indossato anche solo poche volte, può riportare fratture in caso di urti o cadute accidentali.

Ma non solo: già durante il montaggio del gioiello, la pietra potrebbe risentire della pressione esercitata durante l'incastonatura, riportando fratture interne che potranno essere attenuate o del tutto nascoste dalla presenza della montatura stessa.

La montatura è infatti fattore di interferenza a una limpida lettura delle qualità della pietra preziosa, come ad esempio il colore, la presenza di inclusioni/fratture e il peso esatto in carati.

Va da sé quindi, che in questo caso il certificato emesso in origine non rispecchia più la qualità attuale della pietra, diminuita nel frattempo, anche se dalla data della certificazione al montaggio del diamante fossero passati solo pochi giorni.

E queste magagne della pietra possono essere scoperte solo smontandola dal gioiello: un’operazione che di solito viene messa in pratica quando vuoi vendere i tuoi diamanti, non prima.

Come vendere un diamante con certificato scaduto?

Puoi assolutamente vendere un diamante con certificato scaduto.

La prassi è la stessa di una normale valutazione con quotazione commerciale del diamante, con o senza certificato, scaduto o in corso di validità.

Non fa differenza nemmeno se il diamante che vuoi vendere è in blister o montato su un gioiello: per valutare la pietra e attribuirne la quotazione sul mercato attuale, è sempre necessario estrarla dal blister o smontarla dal gioiello per verificarne le caratteristiche.

Ciò è indispensabile per sincerarsi che le condizioni attuali del diamante corrispondano alla certificazione (in altre parole, che non sia stato graffiato, scheggiato o alterato in altro modo da quando è stato certificato).

È necessario far ricertificare il diamante per venderlo?

Se vuoi vendere il tuo diamante, non è necessario perdere tempo e denaro per far ricertificare la pietra.

Sebbene la ricertificazione dei diamanti sia una pratica standard quando un certificato diventa datato o stai cercando di rivendere un diamante, la procedura prevede l’invio della pietra all’istituto che ha emesso quello precedente: il che richiederebbe non solo una spesa importante tra spedizione e costo del nuovo certificato ma anche lunghi tempi di attesa.

Inviando il diamante all’ente gemmologico, verrebbe creato un nuovo certificato ("fresco"), mentre il vecchio certificato ("datato") sarebbe scartato.

Ricorda anche che il nuovo certificato gemmologico potrebbe differire rispetto al precedente, dati i nuovi parametri di classificazione adottati nel frattempo e agli eventuali danni riportati dalla pietra, se è stata indossata.

Affidando invece la vendita agli specialisti di Auctentic, hai a disposizione un servizio completamente gratuito con un team che lavora a 360° per vendere il tuo diamante al massimo, in breve tempo e nella massima discrezione.

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Chi certifica i diamanti?

I diamanti e le pietre preziose, per essere descritti in modo imparziale e secondo i massimi standard dell’industria, devono essere certificati da istituti gemmologici riconosciuti a livello internazionale come indipendenti e affidabili.

Quale certificazione devono avere i diamanti?

Le migliori certificazioni al mondo per i diamanti sono quelle rilasciate principalmente da 3 istituti, che sono:

  • GIA Gemological Institute of America
  • IGI (International Gemological Institute) di Anversa, Belgio
  • HRD (Hoge Raad voor Diamant o Alto Consiglio del Diamante)

Si tratta di certificazioni riconosciute in tutto il mondo: se possiedi uno di questi certificati, puoi vendere diamanti in qualsiasi Paese in modo veloce, anche online.

Per la certificazione delle pietre preziose, i migliori istituti al mondo sono prevalentemente 3:

  • Gübelin Gem Lab di Lucerna, Svizzera
  • SSEF (Swiss Gemological Institute) di Basilea, Svizzera
  • AGL (American Gemological Laboratories) negli Stati Uniti

Con questi certificati riconosciuti ovunque, puoi vendere pietre preziose rapidamente in tutto il mondo, anche online.

Quanto vale un diamante senza certificato?

Ma quindi, come funziona se il tuo diamante è privo di certificato?

Puoi venderlo ugualmente, affidandoti a specialisti imparziali ed esperti sia nella valutazione che nella quotazione commerciale dei diamanti: leggi di più nella guida Come vendere diamanti non certificati.

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