Quanto costa una casa di riposo?

Quando arriva il momento di prendere decisioni importanti per i propri cari, conoscere tutte le opzioni disponibili può fare la differenza.

La scelta di trasferire un familiare presso una casa di riposo può rivelarsi emotivamente difficile, ma, purtroppo, spesso necessaria per garantire un’assistenza adeguata a chi non è più autosufficiente. 

Si tratta di un processo che comporta difficoltà sia sentimentali che pratiche. Infatti, in molti casi, convincere un genitore o un nonno che la casa di riposo è l’alternativa migliore per lui o lei può provocare sensi di colpa e tensioni familiari. Spesso, le famiglie si trovano divise tra il desiderio di offrire la migliore cura possibile e il timore di ferire i sentimenti della persona amata, per non parlare del fatto che molti anziani rifiutano l’idea di lasciare la propria casa.

In ogni caso, è importante conoscere tutte le opzioni disponibili quando arriva il momento di scegliere una struttura per anziani. Non tutte le case di riposo sono uguali: le tipologie di strutture disponibili e i servizi offerti possono variare notevolmente, sia in termini di qualità che di costi. Analizziamo ora i principali tipi di case di riposo in Italia, per aiutarti a trovare la soluzione più adatta alle esigenze del tuo familiare.

Tipologie di strutture disponibili

Le case di riposo in Italia possono essere classificate in cinque categorie principali :

• Strutture private: Queste strutture sono interamente a carico dell’ospite e offrono una vasta gamma di servizi, dalle opzioni standard alle soluzioni di lusso con servizi premium come piscine, attività ricreative e menù personalizzati. Sono caratterizzate da un accesso rapido, ma comportano costi elevati.
• Strutture convenzionate: Gestite da organizzazioni private in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o i Comuni, queste strutture prevedono che una parte dei costi sia coperta da contributi pubblici. Tuttavia, l’accesso è spesso soggetto a lunghe liste d’attesa e criteri specifici, come il reddito familiare e il livello di autosufficienza dell’anziano.
• Strutture pubbliche: Si tratta di case di riposo meno care, ma la disponibilità è estremamente limitato a causa di liste d’attesa molto lunghe e criteri di ammissione restrittivi. Rappresentano una soluzione poco realistica per la maggior parte delle famiglie.
• Case famiglia per anziani: I prezzi di una casa famiglia per anziani sono più contenuti rispetto alle case di riposo tradizionali. In queste strutture, un numero limitato di anziani è ospitato in un ambiente domestico e familiare e usufruisce di un’assistenza personalizzata. Questa soluzione è particolarmente adatta per anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti che cercano un’alternativa più intima e meno costosa.
• Case di cura per anziani: Le case di cura offrono un livello di assistenza più intensivo, come supporto medico continuo e attrezzature specifiche per la gestione di condizioni croniche o complesse. Questa opzione è ideale per anziani non autosufficienti che necessitano di cure sanitarie costanti.

Ma quanto costa una casa di riposo al mese?

Il costo di una casa di riposo dipende da diversi fattori, tra cui la regione in cui si trova la struttura, il tipo di assistenza richiesta, il livello della struttura e i servizi offerti. Ad esempio, le strutture per anziani non autosufficienti hanno un costo più elevato in ragione delle risorse aggiuntive necessarie. Inoltre, strutture di lusso con servizi premium come piscine, attività ricreative e menù personalizzati possono costare molto di più rispetto a quelle standard.

Di conseguenza, i costi delle case di riposo variano notevolmente in base al tipo di struttura, all’assistenza richiesta e all’area geografica. Ecco una panoramica generale dei prezzi:

Da notare che alcune strutture, soprattutto private, richiedono una quota di ingresso iniziale che può variare tra i 500 e i 2.000 euro. Inoltre, le rette nelle strutture pubbliche possono includere costi supplementari per alcuni servizi specifici.

Aiuti disponibili in Italia

Contributi regionali e comunali:

Ecco alcune informazioni generali  sui contributi e le detrazioni fiscali disponibili per le spese relative alle case di riposo:

• Assegni di cura: Alcune regioni offrono contributi economici, noti come “assegni di cura", destinati alle famiglie che assistono anziani non autosufficienti. Ad esempio, in Veneto è previsto un contributo di 400 € mensili per 12 mesi, a sostegno dei costi per servizi a domicilio o in strutture residenziali.
• Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza (FNA): Istituito nel 2006, il FNA mira a sostenere persone con disabilità gravi e anziani non autosufficienti, favorendo la permanenza a domicilio ed evitando l'istituzionalizzazione. Le modalità di erogazione dei fondi variano a seconda delle regioni.
  

Detrazioni fiscali:

• Detrazione IRPEF del 19%: Le spese sostenute per l'assistenza personale in case di riposo o RSA sono detraibili dall'IRPEF nella misura del 19%, fino a un massimo di 2.100 € annui. Questa detrazione è riservata ai contribuenti con un reddito complessivo non superiore a 40.000 € annui, e offrono un risparmio fiscale fino a 399 €.
  
  
• Deduzione per persone con disabilità: Per i soggetti con disabilità, le spese mediche e di assistenza specifica sostenute in case di riposo sono deducibili integralmente dal reddito complessivo, riducendo così la base imponibile su cui viene calcolata l'imposta.

Si consiglia di consultare i servizi sociali locali o i portali delle singole regioni per verificare le agevolazioni disponibili nella propria area e ottenere informazioni aggiornate sulle modalità di accesso ai contributi e alle detrazioni fiscali.

Casa di riposo: costi. Vendere gioielli usati per coprire le spese

Il peso economico di una casa di riposo, o di altre forme di assistenza per gli anziani, può essere significativo per molte famiglie. In questi casi, occorre esplorare tutte le soluzioni disponibili per trovare una  casa di riposo economica e confortevole allo stesso tempo ed alleggerire l’onere economico. 

La vendita di gioielli usati o pietre preziose può rappresentare un valido aiuto, trasformandosi in una risorsa concreta per sostenere spese come le rette di una casa di riposo, una casa famiglia o una casa di cura. Molte famiglie custodiscono, spesso da generazioni, oggetti preziosi che, pur avendo un grande valore sentimentale, possono contribuire a coprire almeno parte dei costi.

Liberarsi dei gioielli di famiglia non è una scelta facile. Questi beni, carichi di ricordi personali e legati a momenti importanti, hanno spesso un forte significato affettivo. Tuttavia, è importante considerare che, con il giusto supporto, questo sacrificio può aiutare a garantire il benessere e l’assistenza adeguata per i propri cari.

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Quando si affrontano spese significative come quelle legate a una casa di riposo, ogni risorsa può fare la differenza. Gioielli, diamanti e altri beni preziosi, se venduti al giusto valore, possono fornire il supporto economico necessario per affrontare questi costi.

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In conclusione

Pianificare le spese per una casa di riposo richiede una valutazione accurata delle risorse disponibili e delle opzioni economiche disponibili del tempo. Oltre a raccogliere informazioni dettagliate sui costi delle case di riposo, è importante discutere con il familiare anziano il trasferimento in una casa di riposo per prepararlo al cambiamento in modo rispettoso e sereno. Questo dialogo può facilitare la transizione e garantire un migliore adattamento alla nuova realtà.

Con le giuste informazioni e operando scelte strategiche, potrai garantire ai tuoi cari l’assistenza di cui hanno bisogno senza compromettere la stabilità finanziaria della famiglia

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