Come proteggere i gioielli durante un divorzio?

6/29/2025|gioielli

Come proteggere i gioielli durante un divorzio?

Dal matrimonio in regime patrimoniale di separazione  (art. 215 c.c.) all’accordo prematrimoniale, dalla documentazione all’eventuale vendita. Se durante un divorzio, i beni preziosi – inclusi gioielli, orologi di lusso e oggetti artistici di grande valore – possono essere soggetti alla divisione dei beni, esistono diversi modi concreti per proteggerli. Molto dipende dal regime patrimoniale scelto e delle azioni intraprese prima e durante la separazione, 

In questo articolo, vedremo come viene determinata la proprietà dei gioielli in un matrimonio, cosa accade in fase di divorzio e separazione delle proprietà, e quali strategie pratiche possono contribuire alla tutela dei beni durante la separazione.

Chi possiede legalmente i gioielli in un matrimonio?

Possedere gioielli in comunione o separazione dei beni implica due gestioni profondamente diverse in caso di divorzio. La legittima proprietà di tutti i beni all’interno del matrimonio, compresi i gioielli, dipende principalmente dal regime patrimoniale adottato dalla coppia: comunione dei beni o separazione dei beni, entrambi regolamentati dall’articolo 215 del codice civile. Nel regime di comunione dei beni, tutti gli acquisti effettuati durante il matrimonio – a meno che non rientrino in specifiche eccezioni – sono considerati proprietà comune. Questo vale anche per i gioielli, a meno che non si dimostri che:

  • Si tratta di un dono personale (e non di un dono fatto a entrambi i coniugi).
  • Sono stati ereditati.
  • Sono stati acquistati prima del matrimonio.

Nel regime di separazione dei beni, ogni coniuge mantiene la proprietà esclusiva di ciò che acquista con fondi propri. In questo caso, è più facile dimostrare che un gioiello appartiene a una sola persona, specialmente in caso in cui sia stato acquistato con denaro personale o sia stato ricevuto in regalo o in eredità. Proteggere i gioielli in caso di divorzio è quindi decisamente più semplice. 

proteggere gioielli divorzio

Anelli di fidanzamento e regali importanti

I regali tra coniugi vengono solitamente considerati regali personali e quindi in caso di separazione rimangono a chi li ha ricevuti. Ad esempio, se un marito regala un orologio di lusso alla moglie per il suo compleanno, potrebbe essere considerato un bene personale e non comune, purché sia chiaramente dimostrabile che si tratta di un dono.

Un discorso analogo vale per gli anelli di fidanzamento che, in generale, sono considerati regali prematrimoniali e quindi beni personali. Tuttavia, in alcuni casi potrebbero esserci controversie su chi ne abbia diritto. In Italia, in caso di divorzio l’anello di fidanzamento può teoricamente essere richiesto indietro, in quanto dono condizionato al matrimonio.

Cosa succede ai gioielli in caso di divorzio?

Durante la fase di divorzio o di separazione, la divisione di gioielli e beni preziosi deve avvenire secondo la legge e i in base al regime patrimoniale della coppia. I gioielli di alto valore, gli orologi di lusso e i beni ereditari possono diventare oggetto di discussione, specialmente se non è chiara la loro origine o proprietà. Ecco alcuni esempi pratici:

  • Un orologio Rolex regalato durante il matrimonio: se non vi è prova che sia un regalo personale, potrebbe essere considerato bene comune.
  • Una collana d’oro ereditata dalla madre: se ricevuta come eredità e non mai fusa o modificata, sarà considerata bene personale.
  • Un set di gioielli acquistato in comune con denaro della coppia: sarà probabilmente diviso equamente o compensato economicamente.

Per attribuire la legittima proprietà di un bene in fase di divorzio, i  tribunali generalmente valutano i seguenti elementi:

  • Il valore commerciale attuale del bene.
  • La provenienza (documentazione, testimonianze).
  • Il momento dell’acquisto o della ricezione (prima o durante il matrimonio).
  • L’intenzione dietro l’acquisto: era un regalo personale o un investimento comune?

Questi elementi, sono già di per sé indicativi delle strategie che si possono attuare per proteggere i propri beni.


Divorzio: proteggere i gioielli 

Esistono diverse strategie legittime e pratiche per proteggere i propri gioielli prima e durante un divorzio. Ecco alcune delle più efficaci:

1. Stipulare un accordo prematrimoniale: sebbene non ancora molto diffuso in Italia, un accordo prematrimoniale può definire anticipatamente la separazione dei beni comuni e dei beni personali nel matrimonio, compresi i gioielli. È uno strumento utile, specialmente in caso di seconde nozze o in presenza di patrimoni rilevanti.

2. Documentare ogni gioiello: mantenere una documentazione accurata aiuta a evitare discussioni sui gioielli in caso di separazione. Nello specifico, questo significa conservare scontrini, fatture e certificati di autenticità, fotografare i beni e datare le foto, custodire qualunque documento possa dimostrarne la provenienza (ad es. testamento).

3. Effettuare una valutazione professionale: Una perizia fatta da un esperto, in grado di stabilire il reale valore dei beni, può aiutare a prevenire dispute durante il divorzio.

4. Custodire separatamente i beni personali: è consigliabile non mescolare i gioielli personali con quelli della coppia. Utilizzare una cassaforte privata, una cassetta di sicurezza bancaria, o semplicemente conservarli in un luogo personale chiaramente distinto, può aiutare a sostenere la tesi della proprietà individuale.

5. Non vendere o spostare i gioielli durante la separazione: evitare in ogni circostanza di vendere o nascondere gioielli senza il consenso legale: potrebbe essere visto come comportamento scorretto e peggiorare la posizione in sede di divorzio.

gioielli in caso di separazione

Vendere i gioielli: prima o dopo il divorzio?

Molti si chiedono se sia meglio vendere i propri gioielli durante il divorzio o aspettare che le acque si calmino. La risposta dipende da fattori emotivi e finanziari. Vendere i propri beni prima o durante un divorzio può sia aiutare a coprire spese legali immediate che evitare che l’ex coniuge ne rivendichi una parte. Per contro si rischia di venire accusati di aver sottratto beni condivisi, oltre che di vendere ad un valore inferiore a causa della fretta.

Dall’altro canto, vendere dopo il divorzio permette di prendere decisioni più lucide, meno cariche emotivamente, ed eventualmente di attendere un momento di mercato più favorevole. Ovviamente, e questo vale la pena di ricordarlo, il bene potrebbe anche deprezzarsi nel tempo.

 In generale, possiamo dire che la decisione se vendere prima o dopo la separazione è soggettiva e legata alle circostanze, e non si può pertanto generalizzare.

Divorzio: divisione dei beni

Nella tabella sottostante sono riportati alcuni dei casi più comuni di beni che, in fase di separazione, possono dare luogo a dispute sulla proprietà, oltre a indicazioni su come proteggerli.

Tipo di bene

Bene condiviso? (in comunione)

Come proteggerlo

Anello di fidanzamento

No (bene personale)

Conservare documentazione

Orologio regalato

Sì, se non dimostrato regalo

Conservare biglietti/regali/scontrini

Collana ereditata

No

Mostrare testamento o atto notorio

Gioiello acquistato insieme

Nessuna protezione possibile se condiviso

Orologio di collezione acquistato prima del matrimonio

No

Dimostrare data e modalità di acquisto

Tutelare i beni personali: una scelta consapevole

Proteggere i propri gioielli durante un divorzio è possibile, ma richiede attenzione, organizzazione e, se possibile, prevenzione. Documentare, valutare e custodire correttamente i propri oggetti di valore, ed eventualmente tutelarli attraverso strumenti legali come l’accordo prematrimoniale, può fare la differenza dal punto di vista sia economico che emotivo. Al tempo stesso, è importante agire sempre in maniera assolutamente trasparente, evitando di occultare o sottrarre i beni, e rispettando sempre i diritti dell’ex coniuge.

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