Aggiornamento mensile sul mercato dei diamanti - Marzo 2025

4/6/2025|notizie

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Aggiornamento mensile sul mercato dei diamanti - Marzo 2025

Benvenuti alla nostra rubrica mensile dedicata al mercato dei diamanti. Ogni mese analizziamo le principali tendenze globali, gli eventi più significativi e le dinamiche che influenzano domanda, prezzi e strategie commerciali. Grazie a fonti autorevoli come Rapaport News, IDEX e altri canali specializzati, vi offriamo una panoramica sempre aggiornata e affidabile.

Panoramica generale del mercato

Il mese di marzo ha confermato alcuni segnali incoraggianti di ripresa nel mercato globale dei diamanti, con un leggero ma diffuso miglioramento dei prezzi in diverse categorie chiave. L’indice RapNet Diamond (RAPI™) per i diamanti rotondi da 1 carato (D-H, IF-VS2) è salito dell’1,4%, spinto soprattutto dalla crescente domanda di pietre di alta purezza e qualità. Il rialzo più marcato si è registrato tra i diamanti da 0,30 carati (+6,5%), con picchi superiori al 10% per le categorie top di gamma (D-F, IF-VVS1). Positivi anche i dati per le pietre da 0,50 carati (+2,2%) e da 3 carati (+0,1%).

Panoramica generale del mercato marzo 2025
Copyright 2025, Rapaport USA

Anche l’indice IDEX ha mostrato segnali di stabilizzazione: la flessione registrata in marzo (-0,54%) appare modesta se confrontata con i cali mensili superiori al 3% osservati nel 2024. L’indice si attesta ora a 94,37 punti, al di sotto del livello base del 2004, stabilito a 100, ma comunque in fase di consolidamento dopo oltre due anni di ribassi. A contribuire a questa relativa tenuta dei prezzi sono state in particolare le scorte ridotte di diamanti lavorati, che hanno evitato un eccesso di offerta sul mercato. In leggera crescita anche le quotazioni per i tagli fancy allungati da 2 carati in su, mentre le altre categorie hanno mostrato andamenti più discontinui.

Index Online Research March 2025
Copyright 2025, Index Online Research

Eventi salienti del mese di marzo 2025

  • Prezzi: segnali contrastanti tra rotondi e fancy
    Nel mese di marzo, i prezzi dei diamanti hanno continuato a mostrare andamenti differenziati a seconda delle dimensioni e della qualità delle pietre. Secondo IDEX, le pietre rotonde di grandi dimensioni (4,00–5,99 carati, D-F) hanno registrato aumenti fino al 4%, confermando l’interesse per le gemme di alta gamma. Nelle fasce da 1,50 a 3,99 carati, l’andamento è stato più irregolare. Per quanto riguarda i tagli fancy, si sono osservati ribassi tra le pietre più piccole (<0,44 ct) e quelle di taglia media (1,50–1,99 ct), ma anche interessanti rialzi per le categorie 1,25–1,49 ct (D, IF–VVS2) e 4,00–4,99 ct (F–G, VVS2–VS1), con incrementi fino al 4,5%.
  • Pressioni geopolitiche e incertezza normativa
    La tensione commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea continua a generare incertezza: Bruxelles valuta contromisure tariffarie sui diamanti d'importazione, mentre Washington considera dazi aggiuntivi sulle pietre provenienti dall’India, uno dei principali hub di taglio a livello mondiale. Questi scenari rischiano di influenzare anche i flussi commerciali con i partner europei, Italia inclusa.
  • Retail e segnali di fiducia: qualcosa si muove
    La domanda al dettaglio si è mantenuta solida sia negli Stati Uniti che in India, grazie a una buona tenuta dei consumi interni. Negli USA, i grossisti hanno registrato carenze in alcune categorie molto richieste, segnale che le scorte cominciano a ridursi nei segmenti più dinamici. Da segnalare anche la reazione positiva del mercato finanziario: i titoli del gruppo Signet Jewelers, uno dei principali operatori nel retail nordamericano,  hanno guadagnato il 20% a fine marzo, in seguito alla presentazione di una nuova strategia commerciale.
  • Europa: attenzione crescente alla tracciabilità
    In ambito europeo, si registrano sviluppi importanti sul fronte normativo: la Commissione UE ha confermato l’intenzione di rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine geografica dei diamanti naturali a partire da gennaio 2026. In Italia, operatori e associazioni di categoria stanno seguendo da vicino i lavori preparatori, per valutare l’impatto di queste nuove regole su importatori, gioiellieri e consumatori.

Curiosità dal mondo dei diamanti

Kim Kardashian perde un diamante di gran valore durante un matrimonio da favola in India

Durante il sontuoso matrimonio che si è recentemente svolto in marzo tra Anant Ambani, figlio del magnate Mukesh Ambani, e la sua promessa sposa Radhika Merchant, Kim Kardashian, invitata d’onore insieme alla sorella Khloé, ha perso un prezioso diamante dalla spettacolare collana che indossava per l’occasione.

Il gioiello in questione, firmato dalla celebre designer Lorraine Schwartz, era composto da diamanti per un totale di 170 carati. Uno dei diamanti, a forma di pera, si è staccato dalla collana, scatenando una ricerca frenetica nel mezzo della folla e, nonostante gli sforzi, la pietra non è stata ritrovata.

L’incidente ha immediatamente fatto il giro del web, ricordando altri episodi simili accaduti alla Kardashian, come l’orecchino di diamanti caduto in mare a Bora Bora o la rapina subita a Parigi nel 2016.

Kim Kardashian perde un diamante di gran valore durante un matrimonio da favola in India
Image source: pagesix.com

Scoperta di un nuovo minerale all'interno di un diamante

Un team di scienziati ha recentemente identificato un nuovo minerale, denominato "davemaoite", intrappolato all'interno di un diamante proveniente dalle profondità del mantello terrestre. Questa scoperta è significativa poiché l’esistenza del davemaoite, un tipo di perovskite di silicato di calcio, era stata finora solo ipotizzata teoricamente e mai osservata in natura. La presenza di questo minerale all'interno del diamante suggerisce che i diamanti possono fungere da capsule temporali, preservando materiali formatisi in condizioni di alta pressione e temperatura nel mantello profondo. Questa scoperta non solo conferma l'esistenza del davemaoite, ma fornisce anche nuove informazioni sulle fonti di calore all'interno della Terra.

Scoperta di un nuovo minerale all'interno di un diamante
Image source: www.sciencenews.org

La regina Mary di Danimarca indossa  una preziosa tiara dimenticata da 140 anni

In occasione di un banchetto ufficiale tenutosi il 4 marzo presso il Palazzo Presidenziale di Helsinki, la regina Mary di Danimarca ha indossato una straordinaria tiara ottocentesca, rimasta nascosta agli occhi del pubblico per oltre 140 anni. Il gioiello, risalente al 1820, era appartenuto alla regina Caroline Amalie ed è impreziosito da pietre provenienti dall’Italia, tra cui affascinanti reperti recuperati dagli scavi di Pompei.

A completare il look, Mary ha scelto un bracciale d’oro ricco di storia e significato personale: un dono del re Frederik VII alla principessa Vilhelmine Marie, decorato con pietre vulcaniche del Vesuvio e inciso con un messaggio romantico che recita:  "Ricordo del Vesuvio – 26 maggio 1828 – amore eterno e incrollabile."

Entrambi i gioielli rappresentano non solo straordinari esempi di artigianato ottocentesco, ma anche testimonianze intime della storia della monarchia danese. Al termine della visita ufficiale, saranno esposti al pubblico all’interno del Tesoro del Castello di Rosenborg, a Copenaghen.

Mary di Danimarca indossa  una preziosa tiara dimenticata da 140 anni
Image source: www.instyle.com

L'approfondimento del mese:

Rubini e zaffiri dai colori “troppo belli per durare”: l’allarme sulle gemme irradiate

Dietro la bellezza intensa e seducente di certi rubini e zaffiri si nasconde, oggi più che mai, un fenomeno controverso: il trattamento con radiazioni che altera artificialmente il colore delle pietre preziose. Si tratta di una tecnica che promette gemme dai colori mozzafiato… ma a tempo determinato.​

A lanciare l’allarme sono tre delle più importanti organizzazioni internazionali del settore: CIBJO (Confederazione Mondiale della Gioielleria), AGTA (American Gem Trade Association) e ICA (International Colored Gemstone Association). Questi enti chiedono interventi urgenti per arginare la diffusione sul mercato di rubini e zaffiri la cui colorazione, ottenuta attraverso irradiazione, tende a sbiadire col tempo, creando un serio problema di trasparenza commerciale e di fiducia da parte dei consumatori. ​

Trattamenti comuni delle gemme

Le pietre preziose possono essere sottoposte a trattamenti di vario tipo, finalizzati a migliorarne l'aspetto. Tra i più diffusi troviamo:​

  • Riscaldamento (trattamento termico): Applicato principalmente a rubini e zaffiri, questo processo migliora il colore e la trasparenza delle gemme. Ad esempio, gli zaffiri australiani, noti per la loro tonalità lattiginosa, vengono spesso sottoposti a riscaldamento per ottenere una colorazione più intensa e uniforme.​
  • Diffusione al berillio: Questo trattamento introduce elementi chimici nella struttura della gemma per alterarne il colore. È stato ampiamente utilizzato per creare zaffiri multicolore, ma solleva interrogativi etici riguardo alla divulgazione e alla percezione del valore.​
  • Irradiazione: Utilizzata per intensificare o modificare il colore di alcune gemme, come i topazi blu. Tuttavia, nel caso di rubini e zaffiri, l'irradiazione può portare a colori temporanei che sbiadiscono nel tempo, creando preoccupazioni sulla stabilità cromatica.​

Cosa significa “irradiazione”?

L’irradiazione è un trattamento che espone le gemme a fonti di radiazioni (come elettroni o raggi gamma) che ne modificano la struttura cristallina e, di conseguenza, il colore. Questo processo può rendere uno zaffiro giallo brillante o un rubino rosso acceso in modo spettacolare… ma l’effetto, in molti casi, è temporaneo. Con il passare del tempo o con l’esposizione alla luce, il colore può svanire o modificarsi, lasciando al compratore una pietra sbiadita e priva del fascino originario.​

Sri Lanka sotto i riflettori

Gran parte di questi casi riguarda gemme provenienti dallo Sri Lanka, un paese noto per la sua produzione di zaffiri, in particolare le delicate tonalità padparadscha, giallo pesca e rosa salmone. Lo zaffiro padparadscha è una delle varietà più rare e preziose: il suo nome deriva dal sanscrito padma raga, che significa “colore del fiore di loto”, e descrive una sfumatura unica tra il rosa e l’arancione che richiama i tenui riflessi del fiore di loto al tramonto.. Tuttavia, secondo AGTA, molti rivenditori (specialmente negli Stati Uniti) stanno ormai evitando di acquistare queste pietre, proprio per la crescente preoccupazione legata alla stabilità del colore, compromessa dai trattamenti con irradiazione.

Foto: Zaffiro padparadscha, taglio a cuscino

Le associazioni internazionali hanno sollecitato il governo dello Sri Lanka a introdurre test più rigorosi,  l’obbligo di dichiarazione dei trattamenti e anche sanzioni per chi viola i requisiti del settore. In risposta, la Sri Lankan Gem and Jewellery Association (SLGJA) ha annunciato il lancio di una campagna di sensibilizzazione e l’applicazione di  nuove regolamentazioni, ma secondo gli esperti “la situazione richiede interventi urgenti e concreti”. ​

Rischi per il mercato globale

Il timore principale? Un danno duraturo alla fiducia dei consumatori. Se chi acquista una gemma scopre, mesi dopo, che il suo colore è cambiato, l’intera filiera perde credibilità. E in un momento storico in cui il mercato delle pietre naturali è già sotto pressione per la concorrenza crescente delle gemme sintetiche, la trasparenza è più importante che mai.​

Come ha dichiarato CIBJO: “Se la situazione attuale dovesse continuare, il danno per l’industria e per la percezione delle gemme colorate sarebbe incalcolabile.” ​

Un settore che cerca di rinnovarsi

Questa problematica si inserisce in un contesto più ampio di rinnovamento delle regole etiche nel mondo della gioielleria. CIBJO, ad esempio, ha recentemente ridefinito il termine “oro riciclato” per contrastare il fenomeno del greenwashing, ovvero la pratica, sempre più diffusa, di promuovere prodotti come sostenibili o ecologici senza che vi sia una reale corrispondenza tra processi produttivi e chiarezza nella comunicazione con  il consumatore finale.​

Un altro esempio di attenzione crescente all’etica è l’introduzione di sistemi di tracciabilità avanzata per garantire che i diamanti commercializzati non provengano da zone di conflitto o da contesti in cui avvengono violazioni dei diritti umani. L’utilizzo di blockchain per certificare l’origine delle pietre è una delle innovazioni più promettenti in questo ambito, e viene già adottata da alcune grandi maison per assicurare ai clienti l’autenticità e l’integrità dei loro gioielli.

In tutti questi casi, l’obiettivo rimane lo stesso: costruire un rapporto di fiducia duraturo con il pubblico, promuovendo un’industria più trasparente, responsabile e sostenibile.

In Europa cresce l'attenzione per la trasparenza

Anche in Europa, l'attenzione verso la trasparenza nel commercio delle gemme è in crescita. In Italia, la Rivista Italiana di Gemmologia ha recentemente pubblicato alcune linee guida per una corretta commercializzazione delle gemme, rivolte sia ai professionisti del settore che ai consumatori.

Queste linee guida affrontano diversi aspetti cruciali:

  • Obbligo di dichiarazione dei trattamenti subiti dalle gemme, specificando con chiarezza se una pietra è stata riscaldata, irradiata o sottoposta ad altri interventi;
  • Uso corretto della terminologia gemmologica, per evitare descrizioni fuorvianti o ambigue nelle schede prodotto e nei certificati;
  • Trasparenza sull'origine geografica delle pietre, laddove sia nota, per rispondere alla crescente sensibilità dei consumatori verso l’etica della provenienza;
  • Indicazione dell’eventuale utilizzo di materiali sintetici o compositi, distinguendoli con precisione dalle gemme naturali.

L’obiettivo è duplice: da un lato tutelare i consumatori fornendo loro informazioni chiare e verificabili, dall’altro promuovere una cultura della legalità e della correttezza commerciale nel settore gemmologico italiano ed europeo.

Queste iniziative si inseriscono in un movimento internazionale più ampio che punta a valorizzare non solo la bellezza delle gemme, ma anche la loro tracciabilità, sostenibilità e integrità etica.

Padparadscha Sapphires

Come riconoscere le gemme trattate

Identificare una gemma trattata richiede competenze gemmologiche avanzate e strumenti specifici. Tuttavia, alcuni indizi possono suggerire la presenza di trattamenti:

  • Inclusioni atipiche: La presenza di bolle di gas o strutture anomale può indicare trattamenti come l’irradiazione o il riempimento di fratture.
  • Colorazione non uniforme: Zone di colore eccessivamente vivide o distribuite in modo irregolare possono suggerire l’uso di tecniche artificiali, come la diffusione al berillio.
  • Reazione alla luce UV: Alcune pietre trattate mostrano fluorescenze insolite se esposte alla luce ultravioletta, utile indizio per esperti gemmologi.

Per il consumatore finale, il consiglio è uno solo: acquistare solo da rivenditori certificati e pretendere certificati gemmologici rilasciati da laboratori riconosciuti, come GIA o SSEF, che dichiarano chiaramente eventuali trattamenti subiti dalla pietra.

Uno sguardo al futuro delle gemme colorate

Il mondo delle gemme colorate si trova oggi a un bivio tra innovazione e trasparenza. I trattamenti gemmologici non sono necessariamente negativi: possono valorizzare pietre altrimenti poco commerciabili. Tuttavia, l'assenza di una comunicazione chiara verso il pubblico rischia di minare la fiducia in tutto il settore.

L’allarme lanciato da CIBJO, AGTA e ICA, insieme alle prime risposte delle autorità dello Sri Lanka, segnano un passo importante. Ma sarà fondamentale che anche l’Europa e l’Italia, con i loro mercati sempre più attenti a etica e sostenibilità, rafforzino i controlli e promuovano attivamente la cultura della tracciabilità e dell’onestà.

Perché una pietra è davvero preziosa solo quando oltre alla bellezza, brilla anche per la sua verità.

Conclusioni

Il mese di marzo 2025 è  stato caratterizzato da  segnali contrastanti ma incoraggianti per il mercato globale dei diamanti: da un lato una graduale ripresa dei prezzi e una stabilizzazione delle scorte, dall’altro persistono incertezze geopolitiche e normative che richiederanno attenzione nel prossimo futuro.

Sul fronte delle gemme colorate, la questione dell’irradiazione riporta l’attenzione sulla necessità di maggiore trasparenza e tracciabilità, un tema ormai centrale per la competitività del settore a livello mondiale.

Con l’arrivo della stagione primaverile e l’avvicinarsi di eventi fieristici e commerciali internazionali, sarà interessante monitorare come evolveranno domanda, regolamentazione e fiducia del consumatore.

Resta sintonizzato/a per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti sul mondo affascinante dei diamanti.