11/7/2024|diamanti
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Il certificato del diamante è un documento fondamentale che ne attesta non solo l’autenticità ma anche le sue caratteristiche principali, le famose 4C: Cut (Taglio), Clarity (Purezza), Color (Colore) e Carat (Carati). Pur non essendo obbligatoria, la certificazione fornisce una garanzia di qualità e rappresenta l'unico riferimento per valutarne il valore. Diventa quindi essenziale nel caso in cui, ad esempio, si decida di vendere il diamante.
A questo proposito è importante fare una considerazione: un diamante è per sempre, la sua certificazione no. Nel tempo infatti una certificazione, per quanto ancora tecnicamente valida, potrebbe aver bisogno di essere aggiornata. In questo articolo andremo ad analizzare i fattori, diretti e indiretti, che possono compromettere la veridicità di una certificazione e rendere necessario (o quantomeno utile) l’aggiornamento.
La risposta è semplice: no. Tuttavia, ciò non implica che la certificazione possieda un valore eterno, un concetto che spesso viene erroneamente associato ad essa. In realtà, il certificato di un diamante rappresenta una "documentazione" delle sue caratteristiche nel momento specifico in cui viene redatto. Questo non significa che tali caratteristiche non possano cambiare nel tempo o che possano evolversi i metodi di valutazione.
Se la certificazione fosse veramente "eterna", non sarebbe necessario indicare la data di rilascio, un'informazione che viene invece sempre riportata in modo preciso, comprensiva di giorno, mese e anno. Inoltre, al fine di preservare l'integrità delle caratteristiche certificate, molte istituzioni provvedono a sigillare il diamante in una blisteratura, garantendo che le sue proprietà restino inalterate nel tempo.
Esistono vari fattori e varie circostanze che possono richiedere l’aggiornamento della certificazione. Vediamo le principali.
Per quanto, come abbiamo detto in precedenza, non sia obbligatorio far certificare un diamante né tantomeno aggiornare la certificazione, esistono situazioni in cui la certificazione non solo viene richiesta, ma viene richiesto in maniera specifica che sia stata effettuata di recente. Di seguito alcune casistiche che possono richiedere l’aggiornamento.
Di fatto, si evince che la maggior parte delle situazioni legate al valore economico di un diamante (vendita, eredità, assicurazione) necessitano di una certificazione aggiornata.
In generale, si può fare affidamento sulla veridicità di un certificato per 5-10 anni, a seconda dell’ente che ha effettuato la certificazione (gli enti più conosciuti, e più attendibili, sono GIA, IGI e HRD). Trascorso questo lasso di tempo è utile far ricertificare la pietra, soprattutto se è stata estratta dal blister in cui era sigillata.
I mutamenti delle caratteristiche di una pietra di solito incidono in maniera negativa sul valore economico della pietra, ma è comunque importante esserne a conoscenza per non rischiare di commettere una frode vendendo, ad esempio, ad un certo prezzo un diamante con una purezza inferiore rispetto a quella certificata. Ma non tutto il male vien per nuocere: il mercato dei diamanti risente infatti, tra le altre cose, delle influenze della moda. Pertanto, un diamante che è stato nuovamente tagliato potrebbe essere più conforme ai trend di mercato, oppure, per i diamanti di taglio antico, potrebbe ora rientrare a tutti gli effetti nel mercato dell’antiquariato. Inoltre, le nuove tecnologie potrebbero mettere in risalto caratteristiche, non necessariamente negative, che le vecchie strumentazioni non erano riuscite a cogliere.
Per quanto non sia obbligatoria, la certificazione è comunque un documento di vitale importanza. Più che una formalità infatti, è lo strumento necessario per la conferma e la tutela del valore di mercato del proprio diamante e chiunque sia in possesso di una pietra dovrebbe preoccuparsi di farla.
L’aggiornamento della certificazione conferma o smentendo quel valore, facendo sì che chiunque è in possesso di una pietra sia sempre aggiornato e di conseguenza sappia esattamente che cosa di fatto possiede. E anche l’unico strumento di tutela per i compratori, in quanto solo una certificazione recente permette di sapere esattamente che cosa si sta comprando.
Visto che la certificazione può richiedere tempo (e denaro), è importante che chiunque sia in possesso di una pietra pianifichi per tempo i vari aggiornamenti, in modo da aver sempre a disposizione una certificazione recente qualora fosse necessario procedere tempestivamente alla vendita (ad esempio per saldare un debito).
Sia che tu voglia vendere un diamante con certificato, o che tu sia in possesso di una pietra senza certificazione, o con certificazione fatta tanto tempo fa, noi di Auctentic possiamo aiutarti.. A differenza delle case d’asta, non richiediamo alcuna certificazione: I nostri gemmologi, certificati GIA, provvedono in loco ad una valutazione scrupolosa gratuita e imparziale, mentre i nostri esperti, distribuiti in maniera capillare sul mercato internazionale, curano la vendita dei tuo diamante e si impegnano a farti avere sempre la cifra più alta possibile. Conclusa la vendita, il pagamento è immediato.