7/18/2024|diamanti
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Come accennato in un precedente articolo sul nostro blog le certificazioni dei diamanti sono i documenti che, oltre ad attenstarne l’autenticità, ne riportano le caratteristiche attraverso speciali scale di classificazione. Nel certificato sono specificate anche le proporzioni e, talvolta, è presente anche una mappatura delle eventuali inclusioni. Quest’ultima, oltre a fornire indicazioni sulla genesi della pietra, serve anche a garantire che quel certificato corrisponda proprio a quella pietra.
È decisamente raro che un privato acquisti un diamante sprovvisto di certificato, non solo per il rischio di incappare in un falso ma anche perché il costo di una pietra è determinato principalmente dalle sue caratteristiche e dalla loro classificazione. Pertanto, il certificato fornisce, ancorché indirettamente, anche il valore di mercato: la classificazione della pietra ci dice che cosa stiamo comprando. Lo stesso discorso vale anche per la vendita: se desideriamo vendere un diamante, il certificato ci dice esattamente che cosa stiamo vendendo.
Dato il loro potenziale impatto sul mercato, è fondamentale che le certificazioni dei diamanti vengano rilasciate da enti altamente specializzati e, soprattutto, imparziali, quindi non legati in alcun modo a gioiellerie, case d’asta, grossisti ecc. I principali enti certificatori sono GIA, IGI, HRD e AGS. In questo articolo analizzeremo le differenze tra le varie certificazioni.
Fondato nel 1931 come ente di formazione no-profit per l’industria dei gioielli e delle pietre preziose, il Gemological Institute of America (GIA) ha come obiettivo quello di fornire opinioni indipendenti e oggettive circa la qualità di un diamante. GIA deve la sua notorietà alla creazione del primo Sistema di Classificazione Internazionale, riconosciuto in tutto il mondo: le famose 4C:
Esistono tre tipi diversi di certificazione GIA
A firma della certificazione GIA, viene fatta una piccola incisione (invisibile all’occhio) sul bordo della pietra.
Ogni anno GIA forma migliaia di gemmologi e sul suo livello di competenza vengono fissati gli standard mondiali della pratica della valutazione. L’istituto ha valutato alcune tra le pietre più belle e importanti della storia, per questo motivo, un certificato GIA viene considerato una garanzia assoluta, segno di un certo prestigio quasi in grado di accrescere il valore di una pietra.
Nato nel 1975 come piccolo laboratorio con tre dipendenti ad Anversa, L’Istituto Gemmologico Internazionale (IGI) è oggi un'istituzione leader nel settore, con laboratori a New York, Bangkok, Mumbai e Tokyo. Tra i suoi primati vanta il brevetto per l’incisione a laser sulla pietra a firma della certificazione e la pratica di sigillare i diamanti in speciali blister dopo la valutazione.
Anche IGI, come GIA è in grado di fornire diversi tipi di certificazione
Dati i suoi pratici formati, il certificato IGI è uno dei più utilizzati dai gioiellieri, tra l’altro IGI è stato anche il primo ente a emettere certificazioni di identificazione specifiche per la gioielleria.
Il Hoge Raad voor Diamant (HRD) che tradotto dal fiammingo significa “Alto Consiglio del Diamante“, viene fondato nel 1973 ad Anversa ed è l’unico rappresentante ufficialmente riconosciuto dei diamanti del Belgio, sia a livello commerciale, che industriale. Il Laboratorio Certificati HRD è uno dei più grandi del mondo e gode di una reputazione eccellente per la sua qualità e obiettività.
Le certificazioni rilasciate da HRD sono le seguenti
HRD valuta i diamanti sulla base di standard elevatissimi attraverso macchinari sofisticati e ottenere un certificato HRD non è cosa da poco. Per questo motivo, rappresenta una vera e propria garanzia per l’acquisto di diamanti da investimento.
Fondata nel 1934 da un gruppo di gioiellieri, L’American Gem Society (AGS) è nota per essere stata una delle prime ad elaborare report sui diamanti dai tagli ricercati (princess, smeraldo,ovale…).
AGS rilascia le seguenti certificazioni
AGS nasce con lo scopo di tutelare i compratori di gioielli. Le aziende che desiderano entrare a farne parte devono possedere requisiti elevatissimi in termini di etica e qualità lavorativa e sottoporsi a regolari valutazioni. Per questo motivo, il valore di un gioiello certificato AGS non viene mai messo in discussione.
Tutti gli istituti gemmologici menzionati in questo articolo forniscono certificati di assoluta garanzia. Detto questo, la classificazione delle pietre rimane una pratica soggettiva e lo stesso diamante potrebbe essere valutato in maniera diversa da due istituti.
In generale, è bene scegliere l’ente certificatore in base alla pietra e all’utilizzo che si desidera farne. GIA è forse l’ente piu scrupoloso, al quale vale la pena di rivolgersi solo per i diamanti di grossa caratura altrimenti si rischia una valutazione bassa per dei dettagli che non si vedono se non al microscopio. IGI fornisce delle valutazioni esaustive ma semplici da leggere, ed è uno dei più utilizzati per la valutazione dei gioielli. HRD rappresenta il non plus ultra, al quale rivolgersi esclusivamente se siamo certi della qualità assoluta della nostra pietra. Infine, AGS è l'istituto d’eccellenza per i tagli ricercati, l’unico a fornire anche report esclusivamente basati sul taglio. È importante inoltre ricordare che tutte le certificazioni hanno una data di scadenza, che va dai 5 ai 10 anni.
Se volete vendere una pietra, dovete rivolgervi a uno specialista del settore che sappia come leggere il certificato di un diamante (non è sempre intuitivo) e che sappia dunque comprenderne il valore. Se non avete (ancora) la certificazione, Auctentic mette a disposizione un gemmologo GIA per fornire una valutazione gratuita.
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