Brillanti attraverso i Secoli: Un Viaggio nella Storia dei Diamanti

Dotati di una bellezza unica, i diamanti hanno una lunghissima storia nella quale si intrecciano mito e geologia. Nel I secolo D.C, il naturalista romano Plinio il Vecchio affermò: “Il diamante è il più prezioso, non solo delle pietre ma di tutte le cose in questo mondo”.

I Diamanti

Nati nel profondo della terra, ambiti e contesi in tutto il mondo, I diamanti hanno una storia fatta di amore e odio e alimentata da un alone di mistero. Sono poche infatti le persone che possono dire di sapere esattamente cosa sono e da dove vengono i diamanti (che alla fine altro non sono se non carbonio cristallizzato). Non a caso, la parola stessa “diamante” evoca concetti legati più al suo simbolismo - anelli, ricchezza, matrimoni, ma anche miniere, sfruttamento ecc. - che non alla sua natura fisica.

Ma per quanto il mistero sia intrigante e il potere evocativo contribuisca al suo fascino, sia che si desideri acquistare un diamante sia che si desideri venderlo, per comprenderne il reale valore è utile avere una conoscenza di base della storia (e della geografia) dei diamanti.

Partiamo dalle basi. Che cos’è un diamante?

Il diamante è una delle tante forme allotropiche in cui si presenta il carbonio; in particolare, è costituito da un reticolo cristallino di atomi di carbonio disposti secondo una struttura detta tetraedrica. Tra le sue caratteristiche fisiche le più rilevanti sono il punto di fusione a 3820 gradi Kelvin, l’indice di dispersione ottica, e l’estrema durezza, che nella scala di Mohs è pari a 10.

Come nascono i diamanti?

I diamanti si sono formati diversi milioni di anni fa nel mantello della Terra e grazie alle eruzioni vulcaniche sono emersi in superficie per mezzo della kimberlite (termine col quale si indica un gruppo di rocce magmatiche). Lo sgretolamento della kimberlite libera diamanti di varie dimensioni, colori e purezze. Data la sua peculiare genesi, il diamante è quindi oggetto del desiderio ben prima di raggiungere la vetrina del gioielliere. Si forma nelle profondità della Terra sotto il calore e la pressione estrema. Viene espulso violentemente verso l’alto fino a raggiungere la superficie terrestre rimanendo però visibile solo ad un occhio estremamente attento. Quindi viene raccolto, tagliato e sapientemente lucidato fino a far trasparire la sua bellezza naturale. Un lavoro faticoso, alimentato dalla speranza e dalla fiducia nella capacità della natura di produrre tanta meraviglia.

Dove si trovano i diamanti?

L’estrazione del diamante può avvenire all’interno di giacimenti primari e secondari. Nei giacimenti primari, i diamanti si trovano nella kimberlite e vengono estratti attraverso lo sgretolamento. I giacimenti secondari invece sono principalmente terreni alluvionali, sabbiosi o fluviali. Per estrarre un carato di diamanti si devono lavorare circa 5 tonnellate di kimberlite oppure, nel caso dei depositi alluvionali, si deve setacciare circa 20 tonnellate di sabbia. L’intero estenuante processo e la perseveranza richiesta aumentano il valore dei diamanti: il diamante infatti non è solo bellissimo, è anche molto ben nascosto e difficile da estrarre. Questo lo rende prezioso.

Breve storia del commercio dei diamanti

Il commercio dei diamanti ha inizio in India, dove già nel IV secolo A.C venivano raccolti dai fiumi e dai torrenti del paese. Inizialmente, avevano come unico mercato le (poche) caste benestanti dell’India. A poco a poco però, viaggiando sulle carovane insieme ad altre merci pregiate, raggiunsero l’Europa diventando, nel 1400, accessori alla moda per l’élite europea. All’inizio del 1700, quando le forniture di diamanti dell’India iniziarono a diminuire, emerse come fonte importante il Brasile e dominò il mercato per oltre 150 anni. 

Il mercato moderno

Ma è in Africa che ha davvero inizio la storia del moderno mercato dei diamanti. Nel 1866, vicino a Hopetown, in Sudafrica, il figlio di un agricoltore olandese scoprì un diamante da 22 carati. L’anno dopo fu trovata un’altra pietra, ancora più grande. Questi ritrovamenti diedero origine allo sviluppo delle miniere.

Nel 1888 l’imprenditore Cecil Rhodes fondò la De Beers Consolidated Mines Limited e costruì la prima miniera proprio in Sudafrica, a Kimberly, intorno al fiume Vaal. Si trattava del più grande giacimento a cielo aperto mai realizzato dall’uomo, profondo 215 metri e largo 240. Nel 1900, attraverso le sue miniere in Sud Africa, De Beers controllava circa il 90% della produzione mondiale di diamanti grezzi

I diamanti nel mondo – dal Botswana all’Australia

Enormi giacimenti diamantiferi furono scoperti negli anni '50 e '60 anche in Russia. In Jacuzia, vicino alla città di Mirnyj, si trova la più grande cava di diamanti al mondo: la cava Mir, profonda 525 metri e con un diametro di 1,2 chilometri. Curiosamente, la parola “mir” ha diversi significati e può significare sia “pace” che “mondo”. Nel 1982 si aggiunse alla produzione mondiale una nuova miniera altamente produttiva in Botswana, la miniera di Jwaneng, facendo salire il Botswana al terzo posto nel mondo per l’estrazione totale dei diamanti e al secondo per il valore degli stessi. Più recentemente sono state scoperte fonti in Australia e nel Canada settentrionale.

Il diamante nel mito e nella simbologia

Il termine "diamante" deriva dal greco "adamas", che significa invincibile, indomabile, indistruttibile. Una delle leggende legate all’origine dei diamanti narra che il dio greco Kronos trasformò un uomo chiamato appunto Adamas in una pietra di immenso valore in grado di fungere da antidoto ad ogni veleno e di rafforzare l’amore tra le coppie sposate. Nasce quindi l’idea del diamante come simbolo d’amore eterno, ripreso poi, in chiave più passionale, dagli antichi romani, per i quali “il fuoco interno dei diamanti” simboleggiava “la fiamma dell’amore”.

In Egitto, i diamanti simboleggiavano coraggio e verità e venivano associati al sole, come testimoniano diversi reperti archeologici in cui la vita (ankh) è rappresentata da una croce con al centro un diamante. In India invece erano conosciuti come Vajra, che in sanscrito significa duro o invincibile, ed erano simbolo di purezza e indistruttibilità.

Durante il Medioevo si pensava che i diamanti fossero fatti di rugiada o di schiuma del mare e che avessero poteri curativi. I guerrieri erano soliti indossarli in battaglia per proteggere il corpo dalle ferite e dalle infezioni. Il folklore celtico e pagano li associa invece alle fate e agli elfi che li userebbero sia per premiare le persone meritevoli che per mettere alla prova l’avidità degli uomini. Nei tarocchi, il diamante è legato all’arcano maggiore della Giustizia, raffigurata da una donna con una corona tempestata di diamanti, rappresentazione di una giustizia luminosa e incorruttibile. La tradizione di regalare un diamante alla propria fidanzata nasce invece nel Rinascimento, quando l’imperatore Massimiliano d’Asburgo donò alla sua promessa sposa, Maria di Borgogna, un anello con un diamante montato in oro.

Oggi, un noto marchio di gioielleria ci ha insegnato che “Un diamante è per sempre”. Per quanto questo sia vero - il diamante è infatti pressoché inscalfibile - è utile ricordarsi che il “per sempre” in questione non è legato alla pietra ma bensì ad un sentimento affettivo e che questo non è né acquistabile né vendibile. Il diamante invece altro non è se non un (meraviglioso) monile, dotato di un valore di mercato ben preciso e variabile nel tempo.

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