Aggiornamento mensile sul mercato dei diamanti - Giugno 2025

7/6/2025|notizie

Aggiornamento mensile sul mercato dei diamanti - Giugno 2025

Benvenuti alla nostra rubrica mensile dedicata al mercato dei diamanti. Ogni mese analizziamo le principali tendenze globali, gli eventi più significativi e le dinamiche che influenzano domanda, prezzi e strategie commerciali. Grazie a fonti autorevoli come Rapaport News, IDEX e altri canali specializzati, vi offriamo una panoramica sempre aggiornata e affidabile.

Panoramica generale del mercato

Nel mese di giugno 2025, il mercato dei diamanti ha continuato a muoversi in un clima di forte incertezza, in ragione delle preoccupazioni per le nuove "tariffe di reciprocità" USA, ovvero la nuova politica americana che prevede l’applicazione di dazi doganali sulle importazioni, in risposta a dazi simili imposti da un altro paese sulle esportazioni dagli Stati Uniti

Si è riscontrata una divergenza significativa tra  i principali indicatori di prezzo. Secondo l'indice RapNet Diamond (RAPI™), i prezzi effettivi di vendita dei diamanti da un carato hanno registrato un calo dello 0,3%, mentre le pietre da 0,50 carati hanno subito un ribasso più marcato del 2,3%. I diamanti da 3 carati hanno perso lo 0,8%.

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Tuttavia, l'indice IDEX dei prezzi di listino ha mostrato un andamento completamente opposto, con un'impennata del 4,83% (il maggiore aumento dal gennaio 2022,) cosa che riflette l'ansia degli operatori per le tariffe di reciprocità che sarebbero dovute entrare in vigore il 9 luglio dopo una proroga di 90 giorni. Questa discrepanza tra prezzi richiesti dai venditori e prezzi di vendita effettivi riflette chiaramente la riluttanza dei compratori ad accettare gli aumenti proposti.

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Per quanto riguarda il mercato europeo, Anversa continua a risentire pesantemente delle sanzioni UE che vietano l'importazione di diamanti russi (imposte a causa della guerra in Ucraina) e della crescente concorrenza di Dubai come nuovo hub globale.

Eventi salienti del mese di giugno 2025

  • Crisi della produzione globale: Secondo i dati preliminari del Kimberley Process (l'iniziativa internazionale che certifica i diamanti per combattere il commercio dei cosiddetti "diamanti insanguinati" e raccoglie le statistiche ufficiali del settore), la produzione globale di diamanti grezzi nel 2025 dovrebbe attestarsi sui 105 milioni di carati, il livello più basso mai registrato dal 1995. Il valore complessivo continua a diminuire nonostante un leggero aumento del volume, con un prezzo medio per carato in calo del 15% rispetto all'anno precedente.
  • Decisioni normative cruciali per l'Europa: L'Unione Europea ha posticipato nuovamente al 1° gennaio 2026 l'implementazione del sistema di tracciabilità obbligatoria per i diamanti grezzi, la seconda proroga dopo quella prevista dal G7 nel dicembre 2023. Nel frattempo, HRD Antwerp (uno dei più prestigiosi laboratori di certificazione di diamanti al mondo) ha annunciato che non certificherà più diamanti sintetici sfusi, una decisione che rafforza la separazione tra mercato naturale e artificiale.
  • Pressioni sull'offerta dalla catena indiana: In India, le importazioni di diamanti grezzi in giugno hanno superato le esportazioni di diamanti lavorati in maggio, alimentando preoccupazioni per un eccesso di offerta di pietre di piccole dimensioni e conseguente pressione sui prezzi. Questa situazione incide sul  mercato globale, considerando che oltre il 90% delle pietre viene tagliato in India.
  • Mercati delle aste in controtendenza: Christie's di Ginevra ha registrato un fatturato straordinario di 72 milioni di dollari e ha venduto tutti i lotti messi all'asta, mentre Sotheby's ha incassato 21 milioni di dollari solo  per il "Mediterranean Blue", un diamante da 10 carati, senza contare gli altri pezzi venduti.
  • Sospensione commerciale per conflitti geopolitici: Il commercio di diamanti in Israele, uno dei principali hub di taglio e commercio per l'Europa, è stato sospeso per due settimane a causa del conflitto con l'Iran, creando temporanee interruzioni nelle catene di fornitura verso i mercati europei.

Curiosità dal mondo dei diamanti

Il matrimonio dell'anno: Jeff Bezos e il diamante rosa da 30 carati

A fine giugno, Jeff Bezos, fondatore di Amazon e uno degli uomini più ricchi del mondo, ha sposato Lauren Sánchez, ex giornalista e pilota di elicotteri, nonché volto noto della televisione americana. La cerimonia, sfarzosa ed esclusiva, si è tenuta sull'isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, alla presenza di oltre 200 invitati tra cui Oprah Winfrey, Leonardo Di Caprio e Kim Kardashian.

Ma a far parlare è stato soprattutto l'anello di fidanzamento: un raro diamante rosa da 30 carati, dal valore stimato di oltre 3 milioni di euro, montato su platino e firmato dalla celebre designer Lorraine Schwartz. Un secondo anello, la fede nuziale, lo ha affiancato durante la cerimonia, completando un set da sogno.

Il diamante rosa scelto da Bezos non è solo una dichiarazione d'amore, ma anche un investimento di altissimo profilo: questa  tipologia di gemma, sempre più rara dopo la chiusura della miniera di Argyle in Australia (che produceva oltre il 90% dei diamanti rosa di alta qualità) , ha registrato un forte aumento di valore negli ultimi anni. Secondo i media americani, la  Sánchez possiede ora uno dei diamanti più preziosi mai regalati per un fidanzamento!

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Record all'asta per il diamante di Maria Antonietta

Nel mese giugno 2025 è stato messo all'asta un diamante leggendario: il "Marie-Thérèse Pink", una gemma da 10,38 carati di colore rosa-porpora, legata alla figura iconica di Maria Antonietta, l'ultima regina di Francia prima della Rivoluzione.

Sembrerebbe che, alla vigilia della fallita fuga da Parigi nel 1791, la regina affidò i suoi gioielli più preziosi al suo fidato parrucchiere, sperando di recuperarli in un secondo momento. Dopo la sua esecuzione, le gemme passarono alla figlia sopravvissuta, Maria Teresa di Francia, e successivamente alla nipote, la duchessa Maria Teresa di Chambord.

Il diamante in questione, probabilmente proveniente dalle leggendarie miniere di Golconda in India, è stato recentemente montato in un anello dal rinomato gioielliere JAR (Joel Arthur Rosenthal). Il design moderno presenta una montatura in platino annerito con una corona di 17 diamanti a forma di fleur-de-lis, ovvero il giglio simbolo della monarchia francese.

Il 17 giugno 2025, durante l'asta "Magnificent Jewels" di Christie's a New York, il "Marie-Thérèse Pink" è stato venduto per ben 13,98 milioni di dollari, quasi tre volte la stima iniziale, un risultato che conferma l'intramontabile fascino delle gemme storiche.

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L'approfondimento del mese

Le grandi fiere dei diamanti: cosa sono, quando si svolgono e perché contano

Nel mondo dei diamanti e della gioielleria, le fiere internazionali non sono semplici esposizioni, ma veri e propri "centri decisionali" dove si determinano i prezzi, si chiudono accordi di fornitura, si lanciano tendenze e si misurano le aspettative dei diversi mercati. Ecco le principali fiere a livello globale, con le rispettive peculiarità, i partecipanti chiave e le implicazioni strategiche.

1. JCK Las Vegas (Stati Uniti)

Quando si svolge: inizio giugno

Chi vi prende parte: produttori, distributori, dettaglianti, designer, investitori

È la fiera più importante per il mercato nordamericano che si tiene ogni anno all'inizio di giugno presso il Venetian Expo e il Caesars Forum di Las Vegas. Vi partecipano oltre 17.000 operatori del settore, rappresentanti di più di 130 paesi.

Oltre alla vasta area espositiva, JCK è nota per le sue conferenze altamente specializzate, tra cui il "Luxury" per il segmento high-end e il "Plumb Club" per le grandi catene di gioiellerie. La fiera include il "Diamonds Pavilion", un'area dedicata dove espongono i principali grossisti di gemme certificate. Di norma, le pietre sono vendute a prezzi stabiliti in base al listino Rapaport della settimana, ma è durante questa fiera che si percepisce se il mercato è disposto a pagare di più o di meno. 

Dettaglio tecnico interessante: molti operatori sfruttano JCK per testare nuovi tagli di diamante, strategie di marketing e modalità di tracciabilità (blockchain, QR code, passaporti digitali).

2. GemGenève (Svizzera)

Quando si svolge: maggio e novembre
Chi vi prende parte: gemmologi, antiquari, collezionisti, designer, accademici

Creata nel 2018 da un gruppo di operatori indipendenti, GemGenève si è affermata come la fiera "curata" per eccellenza, vista la selezione raffinata e la forte componente culturale. Si tiene due volte l'anno a Ginevra e punta su un ambiente più raccolto rispetto a Las Vegas, ideale per approfondire i rapporti con clienti e fornitori.

In occasione di questo evento, si espongono pietre molto rare, gioielli antichi restaurati, diamanti colorati di altissima fascia e montature storiche. È anche un luogo di networking per gemmologi e accademici, con mostre tematiche e workshop formativi.

Dettaglio tecnico interessante: buona parte delle pietre vengono presentate con certificazioni GIA, HRD o Gübelin, e si discute molto dell'impatto delle nuove linee guida GIA sui diamanti sintetici. Alcuni espositori propongono anche pietre non trattate con provenienza documentata.

3. HKTDC Hong Kong International Jewellery Show (Cina)

Quando si svolge: marzo (materiali grezzi e pietre), settembre (gioielli finiti)
Chi vi prende parte: produttori asiatici, laboratori di sintesi, grossisti globali.

È la fiera chiave per il mercato asiatico e uno degli eventi in cui si registra il volume di transazioni più alto al mondo, soprattutto tra India, Cina e Medio Oriente. L'evento è ripartito in due segmenti: la Hong Kong International Diamond, Gem & Pearl Show in  marzo e la Jewellery Show  in settembre.

Qui si vendono diamanti sia naturali che sintetici, con ampia presenza di laboratori cinesi che producono CVD (deposizione chimica da vapore) e HPHT (alta pressione e alta temperatura), i due principali metodi per creare diamanti artificiali in laboratorio. Hong Kong è una zona franca, quindi le transazioni sono veloci e offrono agevolazioni doganali.

Dettaglio tecnico interessante: molte pietre grezze vengono vendute in "lotti misti" non certificati, che poi vengono tagliati e certificati in India o Belgio. In questa fiera si “testano” i prezzi dei diamanti sintetici  prima di essere esportati in Europa o USA.

4. Vicenzaoro (Italia)

Quando si svolge: gennaio e settembre
Chi vi prende parte: orefici, designer italiani, dettaglianti europei, compratori medio-orientali.

Vicenzaoro rappresenta il cuore del comparto orafo italiano ed è fondamentale per il mercato UE. Oltre 1.300 espositori e più di 30.000 visitatori da tutto il mondo animano ogni edizione. Anche se non è una fiera specializzata esclusivamente in pietre preziose, ha un'area dedicata chiamata "Hall of Jewels" in cui i diamanti rivestono un ruolo centrale, specialmente nell’ambito dei gioielli artigianali di fascia medio-alta.

Dettaglio tecnico interessante: si osserva come vengono utilizzati i diamanti nel design italiano, con attenzione crescente verso certificazioni di sostenibilità, come il Kimberley Process o il Responsible Jewellery Council (RJC). Inoltre, i piccoli produttori presentano tagli alternativi come il rose-cut o il taglio antico europeo.

5. India International Jewellery Show – IIJS (India)

Quando si svolge: agosto (Prime), aprile (Signature)

Chi vi prende parte: produttori di pietre tagliate, esportatori, laboratori, dettaglianti

Mumbai è il principale centro globale per il taglio di diamanti (oltre il 90% delle pietre mondiali viene tagliato in India) e l'IIJS è il barometro dell'attività produttiva del settore. L'evento attira migliaia di operatori, in particolare per quanto riguarda le pietre tagliate e lucidate.

Durante l'evento è possibile acquistare pietre sfuse, quasi sempre provviste di certificazione GIA o IGI, pronte per essere montate o rivendute. Le negoziazioni avvengono rapidamente, e spesso riflettono le condizioni di produzione e la disponibilità di materia prima grezza proveniente da Botswana, Russia o Canada.

Dettaglio tecnico interessante: il mercato indiano è molto sensibile al tasso di cambio dollaro-rupia, e l'andamento delle vendite a IIJS può segnalare anticipatamente possibili rallentamenti o accelerazioni a livello globale nei mesi successivi.

6. Baselworld (Svizzera) (in fase di rilancio)

Per decenni è stata la fiera simbolo dell'alta orologeria e gioielleria di lusso. Dopo la crisi del 2020 e l'uscita di grandi nomi come Rolex, Patek Philippe e Chopard, l'evento è stato sospeso. Gli organizzatori stanno cercando di rilanciare Baselworld proponendo un formato ibrido (fisico e digitale), incentrato su innovazione, NFT e gioielleria etica.

Dettaglio tecnico interessante: Baselworld è stata la prima fiera a introdurre la tracciabilità digitale tramite blockchain per i gioielli di alta gamma. un elemento che potrebbe tornare centrale nel rilancio post-pandemia.

Conclusioni

Il mese di giugno 2025 ha messo in luce un mercato dei diamanti profondamente frammentato e ancora in cerca di stabilità. Da una parte, il settore minerario vive una crisi strutturale senza precedenti, con tagli occupazionali rilevanti, aziende in difficoltà finanziaria e una produzione globale ai minimi storici. Dall’altra, il segmento dell’alta gioielleria continua a prosperare, come dimostrato dalle vendite  record delle aste di Christie’s e Sotheby’s, che confermano l’interesse per le gemme rare e di grande valore storico.

Le tariffe di reciprocità imposte dagli Stati Uniti hanno generato ulteriore volatilità: mentre i prezzi di listino hanno registrato aumenti significativi, i prezzi di vendita effettivi hanno continuato a scendere. Questa divergenza riflette un mercato teso, in cui i compratori adottano strategie prudenti e attendiste, evitando di accettare rialzi non supportati dalla domanda reale.

Per l’Europa, il quadro resta complesso. Anversa continua a subire le conseguenze delle sanzioni sull’importazione di diamanti russi, mentre la decisione dell’Unione Europea di non applicare le cosiddette tariffe di reciprocità sui diamanti di provenienza USA ha evitato ulteriori pressioni sul mercato europeo. Parallelamente, la crescente separazione tra diamanti naturali e sintetici, evidenziata dalla scelta di HRD Antwerp di non certificare più diamanti sintetici sfusi, sembra delineare una maturazione del settore verso una segmentazione più chiara e consapevole.

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