6/9/2025|notizie
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Benvenuti alla nostra rubrica mensile dedicata al mercato dei diamanti. Ogni mese analizziamo le principali tendenze globali, gli eventi più significativi e le dinamiche che influenzano domanda, prezzi e strategie commerciali. Grazie a fonti autorevoli come Rapaport News, IDEX e altri canali specializzati, vi offriamo una panoramica sempre aggiornata e affidabile.
Il mese di maggio 2025 si è concluso in una situazione di stallo, con segnali contrastanti: da una parte la domanda al dettaglio, soprattutto negli Stati Uniti, si è mantenuta stabile, dall'altra i prezzi sono tornati a scendere dopo il breve e contenuto aumento registrato nel mese di aprile. L'indice internazionale IDEX, che monitora l'andamento dei prezzi dei diamanti tagliati, ha riportato un calo dell'1,37% rispetto al mese precedente, confermando una tendenza al ribasso che si protrae ormai da oltre due anni. Anche l'indice RAPI™, uno dei principali riferimenti del settore, è rimasto sostanzialmente fermo per i diamanti da 1 carato. I brillanti più piccoli e i diamanti di taglio particolare (come i tagli smeraldo, marquise e gli ovali) hanno mostrato maggiori difficoltà, mentre le pietre di alta qualità sopra i 3 carati hanno retto meglio. Il settore continua a muoversi con grande cautela, aspettando segnali più chiari dal mercato internazionale.
L’analisi dettagliata dei listini IDEX mostra un andamento altalenante: alcuni segmenti hanno registrato lievi aumenti, ma nella maggior parte delle categorie, soprattutto per quanto riguarda i diamanti fancy e le pietre medio-piccole, i prezzi risultano in calo.
Diamond Standard, un'azienda americana specializzata nella creazione di "lingotti" e "monete" contenenti diamanti standardizzati, ha ottenuto l'approvazione per utilizzare i diamanti nella finanza islamica. Ma cosa significa esattamente?
La finanza islamica segue i principi della Sharia, la legge religiosa musulmana, che vieta di prestare denaro a fronte di interessi. Invece dei classici prestiti, le banche islamiche utilizzano transazioni garantite da beni fisici, come metalli (nichel, rame, alluminio) che però sono ingombranti e costosi da trasportare e conservare.
E qui entrano in gioco i diamanti: hanno un valore molto alto in un volume minimo, il che riduce drasticamente i costi di gestione. In pratica, invece di spedire tonnellate di rame per garantire un'operazione, è sufficiente una manciata di diamanti.
La vera innovazione sta nel fatto che Diamond Standard ha reso i diamanti "standardizzati", cioè selezionati e combinati in modo da avere sempre un valore riconoscibile, certificato e facilmente scambiabile, un po’ come accade per i lingotti d’oro. Ogni set viene verificato da enti indipendenti e registrato su blockchain, così da poter essere trattato come un vero e proprio asset finanziario.
L’azienda ha già creato una società commerciale nel Golfo con 280 milioni di dollari di capitale iniziale e ha scelto come base operativa Dubai che non applica tasse doganali.
Questo è un altro dei sorprendenti usi che i diamanti stanno trovando nell'era moderna. Questa innovazione potrebbe rivoluzionare un mercato miliardario, rendendo i diamanti non più soltanto pietre preziose da sfoggiare, ma anche sofisticati strumenti finanziari in armonia con i principi della fede islamica.
È una storia che ha tutti gli ingredienti di un thriller internazionale: tesori antichi, eredità coloniali, battaglie legali e questioni di fede. Il 7 maggio 2025, a poche ore dall'inizio dell'asta di Sotheby’s a Hong Kong, il governo indiano è riuscito a ottenere il rinvio della vendita dei gioielli di Piprahwa, una collezione di 334 gemme sacre per un valore stimato di 13 milioni di dollari.
Ma perché questi gioielli si trovano a Hong Kong? La risposta ci riporta al 1898, quando William Claxton Peppé, un ingegnere britannico che gestiva vaste proprietà nell'India settentrionale, decise di scavare una misteriosa collina sulla sua tenuta, vicino al confine con il Nepal. La carestia del 1896-97 aveva devastato la regione, e Peppé organizzò lo scavo per dare lavoro ai contadini affamati.
Quello che trovò superò ogni immaginazione: dopo aver scavato attraverso 5,5 metri di struttura muraria, Peppé scoprì un gigantesco cofano di pietra contenente cinque vasi con oltre 1.800 perle, rubini, topazi, zaffiri e lamine d'oro, insieme a frammenti ossei e ceneri. Ma il vero colpo di scena arrivò quando un'iscrizione rivelò che contenevano le reliquie del Buddha. Peppé aveva rinvenuto uno stupa, ovvero un monumento funerario buddhista a forma di cupola, che custodiva sia i resti corporei che gli oggetti votivi del Buddha dopo la sua cremazione nel 480 a.C.
La corona britannica rivendicò il ritrovamento in base alla legge Indian Treasure Trove Act del 1878. I resti ossei e le ceneri furono donati al re buddhista del Siam (l’attuale Tailandia), mentre la maggior parte delle gemme finì nel museo di Calcutta. Tuttavia, Peppé fu autorizzato a trattenere circa un quinto delle gemme, descritte come "duplicati".
Questi gioielli sono rimasti nella famiglia Peppé per oltre un secolo, fino ad arrivare a Chris Peppé, regista di Los Angeles e pronipote di William. Negli ultimi anni, i Peppé hanno prestato gratuitamente le gemme a musei di tutto il mondo, dal Metropolitan Museum of Art di New York al National Museum of Korea di Seoul.
La scelta di mettere all'asta i gioielli a Hong Kong, centro strategico del commercio di arte asiatica, ha scatenato una tempesta. Il Ministero della Cultura indiano ha inviato una diffida legale, sostenendo che la vendita viola le leggi sulla protezione del patrimonio culturale e accusando Sotheby's di "partecipare al continuo sfruttamento coloniale”, oltre a dichiarare che la vendita "offende i sentimenti di oltre 500 milioni di buddhisti in tutto il mondo".
La battaglia è andata a buon fine, almeno per il momento: Sotheby's ha rinviato l'asta "per consentire discussioni tra le parti" lasciando in sospeso il destino di questi tesori sacri.
Il mondo degli anelli di fidanzamento sta vivendo una trasformazione epocale che ridefinisce non solo le scelte estetiche delle coppie, ma anche i valori che stanno alla base di una delle tradizioni più antiche dell'umanità. Stiamo assistendo, infatti, a cambiamenti che solo pochi anni fa sarebbero stati impensabili, trainati da una generazione che mette al primo posto sostenibilità, convenienza economica e personalizzazione.
La rivoluzione più eclatante riguarda indubbiamente i diamanti sintetici. Secondo lo studio "Real Weddings 2025" condotto su 17.000 coppie americane, il 52% degli anelli di fidanzamento acquistati nel 2024 montava un diamante sintetico, contro il 12% del 2019: un balzo del 40% in soli cinque anni che testimonia un cambiamento generazionale profondo. Il fenomeno è ancora più marcato tra i Millenials e la Generazione X ( ovvero nati tra il 1980 e il 2010), dove la percentuale supera il 60%.
I numeri raccontano una storia chiara: mentre un diamante naturale da 1 carato costa mediamente 3.600 euro, il suo equivalente sintetico si acquista per 780 euro. Questa differenza di prezzo, che può arrivare al 90%, sta permettendo alle coppie di acquistare pietre significativamente più grandi. Non a caso, un terzo dei consumatori nel 2024 ha scelto anelli oltre i 2 carati, un incremento del 10% rispetto ai livelli pre-pandemia.
Ma la convenienza economica non è l'unico fattore alla base di questo cambiamento. Le nuove generazioni dimostrano una crescente sensibilità verso le questioni etiche e ambientali. I diamanti sintetici eliminano le preoccupazioni legate all'estrazione mineraria e ai cosiddetti "diamanti insanguinati", offrendo un'alternativa che non compromette né la bellezza né la qualità della pietra. Paul Zimnisky, analista del settore, prevede che entro il 2026 le vendite di diamanti sintetici supereranno quelle delle pietre naturali negli anelli di fidanzamento.
Dal punto di vista stilistico, il 2025 segna il ritorno di tendenze apparentemente contrastanti ma che riflettono il desiderio di personalizzazione delle coppie moderne. Da un lato assistiamo al ritorno del minimalismo con i solitari, che hanno guadagnato il 10% di popolarità negli ultimi anni. Dall'altro, cresce la richiesta di anelli appariscenti con bande più larghe, montature che avvolgono completamente la pietra e il fascino vintage di tagli d'epoca, come il taglio a cuscino antico e il taglio brillante europeo storico.
Una tendenza particolarmente interessante è quella degli anelli con montatura orizzontale, dove la pietra viene montata orizzontalmente invece che verticalmente. Questo stile è esploso dopo che Zendaya ha sfoggiato il suo spettacolare anello di fidanzamento all’ultimo Golden Globes: un taglio a cuscino montato orizzontalmente su una banda classica, regalo di Tom Holland. L'anello ha fatto il giro del mondo sui social media, scatenando una vera e propria mania per questo stile non convenzionale ma incredibilmente elegante.
Anche Selena Gomez ha contribuito a dettare le tendenze del 2025 con il suo anello di fidanzamento personalizzato: un diamante taglio navetta d'epoca montato su una banda spessa in oro rosa con piccoli diamanti incastonati. La scelta del taglio navetta, una volta considerato fuori moda, sta vivendo una rinascita proprio grazie a queste influenze delle celebrità.
Parallelamente, cresce la popolarità delle montature a tre pietre, che simboleggiano il passato, il presente e il futuro della relazione.
Il platino mantiene la sua posizione di metallo premium, apprezzato per durabilità e prestigio, ma l'oro giallo sta vivendo una rinascita importante, scelto dal 31% delle coppie nel 2024, in crescita del 15% rispetto al 2019. Questo ritorno alle tonalità calde riflette il desiderio di distinguersi dai classici metalli bianchi che hanno dominato il mercato per decenni.
Non mancano le innovazioni più audaci: i diamanti sintetici di colore rosa, blu e giallo stanno attirando coppie che vogliono rompere completamente con la tradizione, mentre cresce l'interesse per pietre alternative come la moissanite, scelta dal 40% delle coppie più giovani che optano per pietre diverse dai diamanti.
Il mercato globale dei gioielli con diamanti, valutato 358 miliardi di dollari nel 2024, è destinato a crescere fino a 437 miliardi entro il 2030. Tuttavia, dietro questa crescita si nasconde uno scenario completamente diverso rispetto al passato: mentre i diamanti naturali mantengono inalterato il proprio prestigio nei segmenti di lusso, i sintetici dominano il mercato di massa degli anelli di fidanzamento.
Questa rivoluzione silenziosa non rappresenta solo un cambiamento nelle preferenze estetiche, ma riflette una trasformazione culturale più profonda. Le nuove generazioni stanno ridefinendo cosa significhi lusso e valore, privilegiando l'accessibilità, l'etica e la personalizzazione rispetto alle convenzioni tradizionali. Gli anelli di fidanzamento del 2025 non sono più solo simboli di status, ma espressioni di valori condivisi e scelte consapevoli che accompagneranno le coppie nel loro futuro insieme.
Il mese di maggio 2025 ha confermato le incertezze che ancora caratterizzano il mercato dei diamanti: prezzi in calo o, nella migliore ipotesi, stabili, domanda contenuta, crescente concorrenza dei diamanti sintetici e tensioni geopolitiche che influenzano le dinamiche globali della filiera. Tuttavia, accanto a queste sfide emergono anche segnali di trasformazione positiva: nuovi usi innovativi dei diamanti in ambito finanziario, crescente attenzione alle tematiche etiche da parte dei consumatori, e tendenze stilistiche sempre più personalizzate e creative nel settore dei gioielli.
In questo contesto mutevole, valutare correttamente i propri diamanti e gioielli non è mai stato così importante. Che si tratti di vendere per finanziare un nuovo progetto, saldare un debito o chiudere con serenità un capitolo della propria vita, conoscere il reale valore dei propri diamanti è il primo passo. E per farlo, è essenziale affidarsi a esperti seri, indipendenti e trasparenti.
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Dov Alter — Co-founder & CEO of Auctentic
Questo articolo è stato approvato da Dov Alter. Dov possiede una laurea in economia e vanta oltre dieci anni di esperienza come commerciante di diamanti autorizzato. Come CEO e Co-fondatore di Auctentic, guida l'azienda con una profonda conoscenza del mercato dei diamanti, delle sue tendenze e delle dinamiche in evoluzione che lo caratterizzano.