5/13/2025|notizie
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Benvenuti alla nostra rubrica mensile dedicata al mercato dei diamanti. Ogni mese analizziamo le principali tendenze globali, gli eventi più significativi e le dinamiche che influenzano domanda, prezzi e strategie commerciali. Grazie a fonti autorevoli come Rapaport News, IDEX e altri canali specializzati, vi offriamo una panoramica sempre aggiornata e affidabile.
Nel mese di aprile, il mercato globale dei diamanti ha mostrato segnali contrastanti. L’indice RapNet Diamond (RAPI™), che misura l’andamento dei prezzi dei diamanti rotondi da 1 carato (D-H, IF-VS2), ha registrato un incremento dell’1,4%, confermando la tendenza al rialzo iniziata nei mesi precedenti. Questa crescita è stata trainata dalla domanda per pietre di alta qualità e dalle scorte limitate di diamanti lavorati, che hanno contribuito a stabilizzare i prezzi. Anche le pietre più piccole, come quelle da 0,30 carati, hanno registrato aumenti significativi (+6,5%), con alcune categorie top di gamma (D-F, IF-VVS1) che hanno raggiunto il 10%.
Tuttavia, l’indice IDEX ha evidenziato un andamento diverso, registrando una lieve flessione dello 0,59% in aprile, un calo meno marcato rispetto a marzo (-1,52%), ma comunque indicativo di un mercato ancora in fase di assestamento. Questa discrepanza tra i due principali indici di settore riflette la complessità dell’attuale scenario economico, caratterizzato da incertezze geopolitiche e variazioni nella domanda a livello globale.
Nonostante questi segnali misti, alcuni analisti intravedono potenziali margini di crescita, soprattutto in segmenti specifici come i fancy allungati, dove la scarsità di offerta sta contribuendo a mantenere i prezzi. In ogni caso, la concorrenza dei diamanti sintetici, il calo della domanda in alcuni mercati asiatici e le incertezze legate ai dazi commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea continuano a porre sfide significative per il settore.
In aprile, i prezzi dei diamanti hanno continuato a mostrare andamenti diversificati a seconda delle dimensioni e del taglio. Mentre i diamanti rotondi di grandi dimensioni (4,00–5,99 carati, D-F) hanno registrato aumenti fino al 4%, le pietre di dimensioni medie (1,50–3,99 carati) hanno riportato un andamento più altalenante, con variazioni sia positive che negative. Tra i fancy, i tagli allungati come gli ovali, i radiant e i marquise continuano a essere molto richiesti, con aumenti di prezzo significativi per le pietre di alta qualità. Al contrario, i cuscini quadrati (cushion) restano meno dinamici, penalizzati da una domanda più debole. Le pietre di forma ovale, in particolare, continuano a superare in valore i tagli a pera di pari categoria, con differenze di prezzo del 5-10%.
Sul fronte della domanda, il mercato statunitense e quello indiano continuano a mostrare segnali positivi, grazie a consumi interni stabili e ordini costanti dai rivenditori. In Europa, l’attenzione è rivolta alle normative sulla tracciabilità, che entreranno in vigore nel 2026, e che potrebbero influenzare significativamente le dinamiche del commercio di diamanti nel Vecchio Continente. L’industria italiana, in particolare, sta valutando l’impatto di queste nuove regole su importatori e gioiellieri, in un contesto in cui la trasparenza diventa sempre più cruciale per la fidelizzazione dei clienti.
A livello globale, la produzione di diamanti resta in contrazione. De Beers ha ridotto la produzione del 23% nel primo trimestre del 2024 e prevede un calo complessivo del 10% per l’intero anno, nel tentativo di adattarsi a un mercato più cauto e meno prevedibile. Anche Alrosa, il più grande produttore mondiale di diamanti, sta affrontando sfide significative, e sta destinando parte delle sue scorte al Gokhran, l’ente statale russo che gestisce le riserve strategiche del paese. Questa mossa è stata resa necessaria dalle sanzioni internazionali, che hanno limitato l’accesso ai mercati occidentali per le pietre di origine russa.
Questo mese esploriamo le splendenti collezioni che le grandi maisons della gioielleria stanno lanciando per l’estate 2025!
Boucheron rievoca lo spirito degli anni '70 con la collezione Serpent Bohème Vintage, ispirata al celebre sautoir del 1974. Le maglie oversize in oro giallo, i bracciali rigidi e gli anelli a due dita sono impreziositi da diamanti taglio brillante, creando un mix di sensualità e potenza scultorea. Un omaggio moderno al simbolo del serpente, emblema di protezione e amore eterno.
Chaumet presenta la collezione Bee de Chaumet, composta da 17 nuovi pezzi che celebrano l'ape e l'alveare, simboli di armonia e resilienza. Anelli, bracciali e collane in oro bianco e diamanti riproducono motivi esagonali e dettagli a nappa dorata, evocando la geometria perfetta della natura. Un'eleganza sofisticata che combina tradizione e modernità.
Louis Vuitton amplia la sua linea Color Blossom con 27 nuove creazioni che reinterpretano il fiore Monogram in una palette di pietre naturali come madreperla, amazonite, onice e corniola. Collane, anelli e orecchini presentano giochi di volumi delicati e colori vivaci, proponendo uno stile fresco e contemporaneo.
Per celebrare il 50° anniversario del suo motivo iconico, Graff presenta una collezione di alta gioielleria dedicata alla farfalla. Il pezzo centrale è una collana spettacolare con 57,13 carati di smeraldi pavé e un diamante centrale taglio smeraldo da 5,04 carati, simbolo di trasformazione e bellezza effimera.
Non è solo una questione di colore: rubini, zaffiri, smeraldi e diamanti a confronto
Il termine “pietra preziosa” evoca un diamante scintillante, un rubino rosso fuoco, uno zaffiro blu profondo o uno smeraldo verde brillante. Ma qual è davvero la differenza tra questi tesori della natura? È solo una questione di colore? Assolutamente no! Anche se il colore è l’elemento distintivo per eccellenza, ogni pietra preziosa ha una composizione chimica, una struttura cristallina e una storia geologica unica che ne definiscono il valore e l'unicità. Scopriamo insieme cosa rende ciascuna di queste gemme così speciale.
Diamante: il re delle gemme
Il diamante è senza dubbio la pietra preziosa più famosa e desiderata al mondo. È costituito da carbonio puro (formula chimica: C) cristallizzato in una struttura cubica, nota come reticolo diamantico, una particolare composizione atomica che fa del diamante il materiale naturale più duro conosciuto, con un valore di 10 sulla scala di Mohs. E questa incredibile durezza è ciò che gli conferisce la capacità di riflettere la luce in modo unico, creando il famoso "fuoco" che affascina da secoli. Ma i diamanti non sono solo bianchi: esistono anche nelle rarissime tonalità blu (come il celebre Hope Diamond), rosa (come il Pink Star), giallo e persino rosso, uno dei colori più rari in assoluto. Queste colorazioni sono dovute a tracce di elementi come boro, azoto o deformazioni strutturali interne.
Rubino: il re delle pietre colorate
Il rubino è una varietà rossa del corindone, un minerale composto principalmente da ossido di alluminio (formula chimica: Al₂O₃). Il suo intenso colore rosso è dovuto alla presenza di tracce di cromo, che sostituisce parte dell’alluminio nella struttura cristallina. Più alta è la concentrazione di cromo, più intensa è la tonalità del rubino, che può variare dal rosso rosa al rosso sangue, noto come "sangue di piccione", considerato il più pregiato. I rubini sono estremamente duri, con un punteggio di 9 sulla scala di Mohs, ma leggermente più morbidi dei diamanti. Le inclusioni, note come "seta", sono considerate una caratteristica positiva quando distribuite in modo uniforme, poiché possono creare l’effetto "a stella" in alcune gemme, detto “asterismo”.
Zaffiro: non solo blu
Come il rubino, lo zaffiro è una varietà del corindone (Al₂O₃) e condivide quindi la stessa composizione chimica. La differenza sta nella presenza di tracce di altri elementi, come ferro, cromo, vanadio o magnesio che conferiscono il colore. Gli zaffiri blu, i più noti, devono la loro tonalità alla presenza di ferro e titanio. Tuttavia, esistono zaffiri di quasi ogni colore, compresi il giallo, il rosa, il verde e l’arancione, oltre al raro e prezioso padparadscha, una sfumatura che ricorda il colore del fiore di loto al tramonto, tra il rosa e l’arancione. Come per i rubini, anche alcuni zaffiri possono presentare il fenomeno dell’asterismo, che crea splendide stelle a sei o dodici raggi quando tagliati a “cabochon”.
Smeraldo: il fascino del verde intenso
Lo smeraldo appartiene alla famiglia dei berilli (formula chimica: Be₃Al₂Si₆O₁₈) ed è caratterizzato dalla tipica tonalità verde, dovuta alla presenza di tracce di cromo e, in alcuni casi, di vanadio. A differenza dei diamanti, gli smeraldi sono relativamente più fragili, con una durezza di 7,5-8 sulla scala di Mohs, e tendono a presentare molte inclusioni, note come "jardin" (giardino), che possono influenzare la trasparenza e quindi la bellezza della pietra. Tuttavia, queste inclusioni sono spesso considerate parte del fascino dello smeraldo, rendendo ogni pietra unica. Gli smeraldi più famosi provengono dalla Colombia, dalle miniere di Muzo e Chivor, note per produrre gemme di un verde intenso e puro.
In sintesi: più che semplici colori
Come abbiamo visto, ogni pietra preziosa è molto più di una semplice sfumatura di colore. Diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi sono il risultato di processi geologici complessi e unici che conferiscono loro caratteristiche chimiche, fisiche e ottiche distintive. È proprio questa combinazione di rarità, bellezza e resistenza che li rende tra i materiali più desiderati e preziosi al mondo.
Mentre il mercato dei diamanti mostra segnali di recupero e le grandi maisons lanciano nuove collezioni ispirate alla natura e al design vintage, è chiaro che l'industria delle pietre preziose sta attraversando un periodo di trasformazione, caratterizzato dall'avvento di normative sulla tracciabilità, sfide geopolitiche e l'evoluzione delle preferenze dei consumatori
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Dov Alter — Co-founder & CEO of Auctentic
Questo articolo è stato approvato da Dov Alter. Dov possiede una laurea in economia e vanta oltre dieci anni di esperienza come commerciante di diamanti autorizzato. Come CEO e Co-fondatore di Auctentic, guida l'azienda con una profonda conoscenza del mercato dei diamanti, delle sue tendenze e delle dinamiche in evoluzione che lo caratterizzano.