Come dire a un anziano che si trasferirà in una casa di riposo?

11/28/2024|eredita

come dire a anziano che andrà in casa di riposo

L’ idea dell’invecchiamento spaventa: in particolare, spaventano la perdita delle proprie facoltà mentali, delle capacità fisiche e dell’autonomia. Il trasferimento in una casa di riposo rappresenta per molte persone il concretizzarsi proprio di queste paure: non sei più in grado di badare a te stesso e hai bisogno di qualcuno che si occupi di te. Un concetto decisamente difficile da digerire per una persona adulta, al quale si aggiunge la prospettiva del distacco definitivo dalla propria casa, dai propri beni, dai ricordi e dagli affetti. 

Il trasferimento in casa di riposo: un passo difficile ma importante

Invecchiare è un processo naturale e inevitabile che non ha nulla a che vedere con una cattiva gestione del proprio corpo e della propria mente e con la capacità di essere autosufficienti. Tutti invecchiano, ma non tutti invecchiano allo stesso modo, esattamente come non tutti vivono allo stesso modo. Alcune persone sono più fragili, e hanno bisogno di stare in un contesto sicuro e protetto. Tutti ci auguriamo di vedere i nostri cari invecchiare nelle proprie case, esattamente come ci auguriamo di fare altrettanto noi, ma in realtà non sempre è possibile. Talvolta, la casa di riposo rappresenta, se non l’unica possibilità, quantomeno la scelta migliore per il benessere dell’anziano e, se si tratta di persone a cui vogliamo bene (come ad esempio i nostri genitori), spetta a noi spiegarglielo e prepararli al trasferimento. 

In questo articolo ci occuperemo di come dire ad un anziano che andrà in casa di riposo facendo si che la conversazione sia positiva e di beneficio per tutte le parti coinvolte.

6 elementi chiave per discutere il trasferimento in casa di riposo

1) Scegliere il momento giusto

Trattandosi di una conversazione importante sarebbe controproducente avviarla in maniera frettolosa e casuale o quando l’anziano non si trova nello stato d’animo adatto. Cerchiamo di sollevare l’argomento quando il nostro genitore o parente ci sembra aperto, positivo e propenso a discutere. Accertiamoci di avere sufficiente tempo a disposizione per una discussione approfondita e di trovarci in un luogo intimo e raccolto, libero da distrazioni e interferenze, dove tutti sentono di poter parlare liberamente.

2) Prepararsi bene alla conversazione

Cerchiamo di arrivare preparati. Anziché suggerire semplicemente il trasferimento in una casa di riposo, prendiamoci il tempo per studiare prima le strutture in zona evidenziando quelle più adatta alle specifiche necessità del nostro parente. Analizziamo cosa offrono non solo in termini di cura e assistenza ma anche in termini di quotidianità: come sono gli spazi comuni, le stanze, gli spazi verdi, come sono organizzate le visite, le uscite, che tipo di attività vengono proposte ecc. Al momento della conversazione, proponiamo soluzioni adeguate e realistiche in termini di collocazione geografica e di budget.

3) Un approccio sincera ed empatico

Come convincere un anziano ad andare in casa di riposo? I nostri genitori sono persone adulte, dotate di una loro volontà e di un loro punto di vista. Con ogni probabilità hanno passato metà della loro vita ad occuparsi di noi. Sarebbe dunque poco rispettoso assumere un tono condiscendente, simpatetico o autoritario, come se improvvisamente fossero diventati bambini. Focalizziamoci piuttosto sui dati oggettivi, sulle nostre reali preoccupazioni e sul loro bisogno di cura.

4) Evidenziare gli aspetti positivi

Le case di riposo vengono spesso immaginate come “prigioni” brutte e poco confortevoli dove gli anziani vengono privati definitivamente della loro indipendenza. In realtà non è cosi. Quando solleviamo la prospettiva del trasferimento, cerchiamo di smantellare questi stereotipi evidenziando invece gli aspetti positivi delle case di riposo e il modo in cui possono rispondere alle esigenze specifiche della persona a noi cara: la cura,  l’assistenza medica, ma anche il bisogno di socialità e di stimoli. 

5) Rispettare sentimenti e reazioni

Una volta avviata la conversazione, sarà fondamentale essere pronti ad accogliere il punto di vista della persona anziana coinvolta e a rispettare i suoi sentimenti e le sue reazioni, anche quelle negative. Per attenuarle, presentiamo il trasferimento come possibilità reversibile e non come scelta irrevocabile. Inoltre, possiamo prospettare un inserimento graduale, lasciando all’anziano il tempo necessario prima per abituarsi all’idea e poi per ambientarsi.

6) Anziani che non accettano la casa di riposo 

Ci sono diversi motivi, tutti legittimi, per i quali il nostro anziano parente potrebbe opporsi radicalmente al trasferimento. Tra i più comuni ci sono la paura del cambiamento, dell’abbandono e della solitudine, l’ansia generata dal distacco dalla propria abitazione, e il timore di perdere la propria indipendenza. Quali che siano, dobbiamo sforzarci di comprenderli e di mantenere un atteggiamento costruttivo ed empatico, tenendo sempre a mente che abbiamo a che fare con delle persone adulte e, il più delle volte, senzienti. Se necessario, possiamo proporre un periodo di prova nel quale l’anziano potrà sperimentare in prima persona la struttura. Inoltre, se un anziano non vuole andare in casa di riposo, possiamo proporre altre alternative, come ad esempio l’inserimento in un centro diurno o l’assistenza domiciliare.

Coinvolgimento di altre persone

E consigliabile coinvolgere altri familiari tanto nella discussione quanto nel trasferimento, al fine di creare un ambiente il più possibile caloroso e supportivo. Se l’inserimento in casa di riposo si prospetta difficile, si può pensare di interessare una figura specializzata, come ad esempio uno psicologo, il quale potrà aiutare tanto la persona anziana a superare le sue paure quanto noi a vincere il senso di colpa.

In conclusione, è importante essere sempre pazienti e mantenere un atteggiamento empatico. Focalizziamoci sulle nostre buone intenzioni, sui motivi che ci spingono ad ipotizzare la casa di riposo e sul benessere della persona anziana a noi cara. Al tempo stesso, ricordiamoci sempre che si tratta di una scelta difficile ed importante e che il punto di vista del nostro parente è sempre e comunque degno di essere ascoltato. Evitiamo di fare tutto da soli: coinvolgiamo altri familiari e, se necessario, figure specializzate, e cerchiamo di costruire fin da subito un rapporto positivo e collaborativo con gli operatori della struttura.

Il trasferimento in casa di riposo spesso coincide con la necessità di pensare al futuro e all'eredità. Se la tua famiglia si trova nella situazione di dover far redigere un testamento, è fondamentale effettuare una valutazione accurata di ogni asset. Noi di Auctentic, azienda specializzata nella compravendita di diamanti, possiamo prendere in carico la valutazione dei preziosi, aiutandovi a creare una spartizione dei beni il più possibile equa e giusta

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