9/17/2024|notizie
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Benvenuti nella nostra consueta rubrica mensile dedicata agli aggiornamenti sul mercato dei diamanti. In questo spazio, analizzeremo le principali tendenze e gli eventi più rilevanti che hanno caratterizzato il mese di agosto. Le informazioni riportate sono tratte da fonti affidabili, come Rapaport News e IDEX.
Nel mese di agosto 2024, il mercato dei diamanti ha continuato a mostrare segni di debolezza, con una riduzione persistente dei prezzi dovuta all’eccesso di offerta e all'incertezza della domanda globale. La concorrenza dei diamanti sintetici, unita alle sfide economiche globali, ha ulteriormente indebolito le vendite, in particolare nei mercati chiave come gli Stati Uniti e la Cina.
L'indice RapNet Diamond (RAPI™) per i diamanti da un carato, di forma rotonda, da D a H, da IF a VS2, ha registrato un calo dell'1,1% in agosto. Anche le pietre da 0,30 carati, 0,50 carati e 3 carati hanno subito un calo rispettivamente del 2,7%, 0,7% e 0,9%. Tuttavia, rispetto a luglio, le diminuzioni sono state meno pronunciate grazie a un aggiornamento nella metodologia di calcolo del RAPI, che ha escluso alcune liste di diamanti a basso prezzo provenienti dalla Cina.
Il fenomeno non riguarda solo i diamanti: anche l'industria dell'orologeria svizzera sta affrontando difficoltà, come dimostrato da un calo delle esportazioni del 7,2% su base annua. I marchi di prestigio, come Rolex, Patek Philippe e Audemars Piguet, hanno annunciato l’intenzione di ridurre la capacità produttiva.
Per celebrare il suo 60° anniversario, Bose ha creato un esclusivo paio di auricolari incastonati di diamanti sintetici da 1,77 carati. Anche la raffinata custodia con funzione di ricarica è impreziosita da diamanti da ben 19,18 carati. Tutte le pietre sono di colore F/G e purezza VS e il set vale circa 9.000 dollari.
I clienti che acquistano un prodotto Bose tra il 26 agosto e il 16 settembre 2024, parteciperanno automaticamente ad un'estrazione per vincere questi preziosi auricolari Un’occasione imperdibile per aggiudicarsi un prodotto unico e "brillare" davvero!
Uno dei più grandi diamanti grezzi mai scoperti, una pietra di ben 2.492 carati, è stato trovato in Botswana nella miniera di Karowe, grazie alla tecnologia di recupero a raggi X. La società canadese Lucara Diamond Corp. ha annunciato la straordinaria scoperta, che si colloca tra i diamanti più grandi della storia, secondo solo al famoso Cullinan da 3.016,75 carati, scoperto in Sudafrica nel 1905. Il valore e la qualità del diamante non sono ancora stati rivelati, ma la sua dimensione è a dir poco eccezionale.
Le sanzioni internazionali contro la Russia, imposte a seguito dell'invasione dell'Ucraina, stanno trasformando profondamente il panorama del mercato globale dei diamanti. A partire dal 1° settembre 2024, entrerà in vigore una nuova fase di restrizioni, che comportano il divieto di importazione di diamanti naturali di origine russa superiori a 0,50 carati in tutti i paesi membri del G7. Questa decisione rappresenta un'estensione delle sanzioni già introdotte, che precedentemente si applicavano solo ai diamanti da un carato o più e sta mettendo sotto pressione l'intero settore, che si trova ora costretto a implementare sistemi di tracciabilità molto più rigorosi.
Considerando che gli Stati Uniti contano per oltre il 50% della domanda globale di diamanti e che la Russia è il più grande produttore mondiale di diamanti grezzi, è chiaro che le restrizioni imposte dal G7 avranno un impatto notevole.
Già a partire dal marzo 2024, i paesi dell'Unione Europea avevano richiesto che tutti i diamanti importati nei loro confini fossero accompagnati da informazioni dettagliate sulla provenienza e Anversa, da sempre uno dei principali centri di commercio di diamanti, si trova ora al centro di queste nuove normative.
L'Unione Europea ha annunciato l'intenzione di ricorrere ad una tecnologia blockchain per garantire la tracciabilità dei diamanti, di modo che i diamanti russi non riescano a penetrare sulla base di false certificazioni. Altri paesi, come gli Stati Uniti, hanno già introdotto un sistema di autocertificazione, mentre il Regno Unito sta definendo le modalità per verificare l'origine dei diamanti attraverso una documentazione più rigorosa.
Nonostante queste misure, l'efficacia delle sanzioni è alquanto dubbia, tant’è che Alrosa, il gigante minerario russo, ha registrato un aumento dei profitti nell’ultimo anno grazie al riallineamento delle sue vendite verso mercati come Dubai, aggirando così i tradizionali canali di vendita europei. Ciò dimostra che i diamanti russi continuano ad entrare, anche se in misura minore rispetto al passato, nei mercati occidentali tramite vie alternative. Gli esperti del settore, infatti, avvertono che le nuove sanzioni non saranno “a tenuta stagna” e che i diamanti di origine russa continueranno a penetrare nel mercato globale attraverso paesi terzi.
Inoltre, queste nuove restrizioni potrebbero causare ritardi nelle lavorazioni e aumenti dei costi, specialmente per le piccole imprese che lavorano in conto deposito e che ora si trovano a dover affrontare costi aggiuntivi legati alla conformità con le nuove normative. Alcuni prevedono che il mercato dei diamanti naturali potrebbe subire un'ulteriore contrazione, favorendo così una maggiore penetrazione dei diamanti sintetici, non soggetti a tali restrizioni.
Nonostante le difficoltà, secondo molti esperti del settore queste sanzioni potrebbero rappresentare un'opportunità di crescita. Se questo momento di transizione sarà sfruttato efficacemente, i diamanti naturali potrebbero aumentare di valore, in ragione della loro rarità e tracciabilità certificata. La maggiore richiesta di trasparenza da parte dei consumatori, specialmente per i prodotti di lusso come i diamanti, unitamente alla capacità di garantire e certificare l'origine delle pietre potrebbe diventare un fattore chiave per le vendite future.
Di fatto, nel lungo termine, il valore dei diamanti naturali potrebbe aumentare significativamente, poiché i consumatori saranno sempre più attenti all'origine dei beni di lusso che acquistano. In questo contesto, la trasparenza e l'affidabilità delle informazioni fornite diventeranno cruciali, soprattutto per soddisfare le aspettative di una clientela di fascia alta.
In conclusione, le sanzioni contro la Russia rappresentano una sfida cmplessa per l'industria dei diamanti, ma offrono anche l'opportunità di ridefinire il mercato puntando sulla tracciabilità e sulla sostenibilità, elementi che potrebbero determinare il successo futuro del settore.