2/9/2025|notizie
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Benvenuti alla nostra rubrica mensile dedicata al mercato dei diamanti. Ogni mese analizziamo le principali tendenze del settore, gli eventi più rilevanti e le dinamiche che influenzano domanda, prezzi e strategie di mercato. Grazie a fonti autorevoli come Rapaport News, IDEX e altre, vi offriamo una panoramica completa e aggiornata.
Il mercato dei diamanti ha registrato un inizio d’anno piuttosto fiacco, con vendite natalizie in linea con le aspettative moderate del settore. I prezzi hanno continuato a calare: l'indice RapNet Diamond (RAPI™) per i diamanti da 1 carato ha segnato una diminuzione del 2,3% nel mese di gennaio. Anche le pietre da 0,30 e 0,50 carati hanno subito leggere flessioni , rispettivamente dello 0,4% e dello 0,6%, mentre i diamanti da 3 carati hanno perso lo 0,9%.
Un'eccezione interessante riguarda i diamanti fancy di grandi dimensioni (oltre 3 carati), che hanno mostrato una maggiore resilienza rispetto ad altre categorie
La situazione rimane complessa anche nel mercato dei diamanti grezzi. De Beers ha mantenuto stabili i prezzi, ma le vendite del primo ciclo di contrattazioni dell’anno sono state modeste, cosa che riflette un atteggiamento prudente da parte degli acquirenti dell’azienda. Sul fronte normativo, la US Customs and Border Protection (CBP) ha introdotto nuove disposizioni per gli importatori di diamanti lavorati, imponendo la dichiarazione obbligatoria del paese d'origine. Questa misura potrebbe avere un impatto significativo sul mercato, soprattutto alla luce delle sanzioni sui diamanti di origine russa.
Il commercio internazionale è stato ulteriormente complicato dall’inasprirsi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti, Canada e Messico, con possibili dazi sulle importazioni di diamanti canadesi. Nel frattempo, il capodanno cinese non ha portato la ripresa sperata, con una domanda che continua a essere debole, mentre il mercato indiano rimane stabile, sostenuto dagli acquisti per la stagione dei matrimoni.
@Copyright 2025, Rapaport
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Il 2025 si apre con alcune storie straordinarie dal mondo dei gioielli e dei diamanti, dove lusso, eccentricità e leggende si intrecciano in modo sorprendente.
In India, GRT Jewellers ha realizzato qualcosa di incredibile (e decisamente poco pratico): il paio di orecchini d’oro più pesante al mondo, ben 3.527 kg, quanto un neonato! Questi orecchini tradizionali, chiamati jhumkas, sono stati finemente decorati con 500 elefanti ciascuno, animali che nella cultura indiana simboleggiano fortuna e prosperità.
Realizzati in oro 22 carati, il loro valore supera i 300.000 dollari, considerando solo il metallo prezioso, senza contare le migliaia di ore impiegate per la lavorazione artigianale. Di conseguenza, il valore di questi pezzi unici potrebbe essere significativamente più elevato. Fattori come la complessità della lavorazione artigianale, il design unico e il riconoscimento ufficiale da parte del Guinness World Records contribuiscono ad aumentare il loro prestigio e, di conseguenza, il loro valore di mercato.
Certo è che questi orecchini, simboli di maestria e tradizione, sembrerebbero più adatti alla vetrina da museo che al lobo di un orecchio…
Non è la prima volta che Greenlab realizza pezzi iconici: nel 2023, aveva donato un diamante da 7,5 carati alla First Lady Jill Biden. Il “Diamante Trump”, che ha richiesto due mesi di lavorazione, è stato descritto come un “capolavoro” che raffigura la leadership e l’importanza del mercato americano per l’industria dei diamanti indiani. Resta da vedere se Trump apprezzerà questo insolito omaggio!
Il bracciale di diamanti che Michael Jackson regalò all'amica Elizabeth Taylor è stato recentemente venduto all'asta da Woolley & Wallis nel Regno Unito per £118.750 (circa $147.000), superando di gran lunga la stima iniziale di £50.000-£70.000. Questo elegante bracciale a linea presenta 27 diamanti gialli taglio radiant, il più grande dei quali pesa 3,38 carati. In precedenza, nel 2011, il bracciale era stato venduto da Christie's per $182.500 come parte della celebre collezione di Elizabeth Taylor. Il vero valore di questo gioiello risiede nella storia che racconta: l'amicizia profonda tra due icone del cinema e della musica, caratterizzata da gesti generosi e simboli preziosi. Jackson era noto per i suoi regali stravaganti alla Taylor, tra cui una collana a forma di scimmia decorata con diamanti, smeraldi e rubini. Il loro rapporto era unico: lui la chiamava "la mia regina", e lei lo definiva "il mio tesoro". Si sostennero nei momenti più difficili, e l'attrice prese pubblicamente le difese di Michael Jackson durante le sue controversie legali. Come disse un giorno Elizabeth Taylor: "Mi sento solo la custode dei miei gioielli. Quando morirò e andranno all'asta, spero che chi li acquisterà darà loro una nuova casa felice." E così, quel bracciale continua il suo viaggio, portando con sé non solo diamanti, ma frammenti di una delle amicizie più particolari di Hollywood.
In un panorama di incertezza economica globale, pochi brand nel settore del lusso riescono a registrare una crescita costante e consolidare il proprio successo. Pandora è uno di questi. Il colosso danese della gioielleria ha chiuso il 2024 con un utile operativo di 4,15 miliardi di corone danesi, registrando una crescita del 13%.
Negli Stati Uniti, il mercato più importante per Pandora, le vendite sono aumentate del 9% nell'ultimo trimestre del 2024, superando le aspettative, nonostante il clima economico instabile. E anche in Europa Pandora continua a brillare incontrastata. Ma qual è il segreto dietro il successo di questo brand? Scopriamolo insieme.
Tutto ha inizio nel 1982 a Copenaghen, quando il gioielliere Per Enevoldsen e sua moglie Winnie aprono una piccola gioielleria che vende gioielli importati dalla Thailandia. L’attività funziona, ma la coppia intuisce che c’è spazio per qualcosa di nuovo.
La svolta arriva nel 1987, quando la coppia decide di creare design esclusivi e assume il primo designer. Due anni dopo, nel 1989, i due aprono una fabbrica in Thailandia per produrre internamente i gioielli, abbattendo i costi di produzione ma mantenendo alta la qualità. È proprio questa mossa strategica che trasforma Pandora in un fenomeno globale.
Oggi, Pandora, presente in oltre 100 paesi, con più di 6.500 punti vendita continua a crescere, che la rende il più grande produttore di gioielli al mondo in termini di volume.
Ancora oggi, la produzione avviene quasi interamente in Thailandia, dove oltre 13.000 artigiani che rifiniscono a mano ogni pezzo, garantendo uno standard qualitativo di alto livello.
L’elemento distintivo di Pandora è l’iconico braccialetto con i “charm” (ciondoli personalizzabili). L’idea è semplice ma geniale: ogni cliente può scegliere charm diversi per raccontare la propria storia, creando un gioiello unico e personale. Un anniversario? Un viaggio indimenticabile? Un nuovo inizio? C’è un charm per ogni emozione, per ogni momento, per ogni evento. Esistono oltre 800 modelli diversi di charm, da quelli classici in argento a quelli decorati con pietre preziose e smalti colorati.
Questa formula ha fatto di Pandora uno dei brand con il tasso di fidelizzazione più alto nel settore: il 50% dei clienti di Pandora torna ad acquistare almeno una volta all'anno. I “charm” non sono solo accessori, ma piccoli simboli che raccontano momenti speciali della vita.
Uno dei charm più venduti di sempre? Il cuore luccicante, un must-have per gli innamorati.
Uno dei punti di forza di Pandora è la sua capacità di attrarre una clientela giovane e dinamica. Il target principale è composto da donne tra i 18 e i 34 anni, alla ricerca di gioielli di qualità a prezzi accessibili.
Le strategie di marketing riflettono molto efficacemente questa fascia d’età: le campagne pubblicitarie di Pandora utilizzano soprattutto Instagram e TikTok, due piattaforme amate dai giovani, rendendo il brand uno dei più seguiti nel settore della gioielleria con oltre 12 milioni di follower sui social.
Nel 2023, Pandora ha lanciato una collezione ispirata a Harry Potter, diventata virale in pochi giorni. Nel 2021, ha abbandonato definitivamente l'uso di oro e argento estratti da nuove miniere, utilizzando solo metalli riciclati, un tema molto sentito tra i giovani consumatori.
Pandora riesce a mantenere un perfetto equilibrio tra lusso e accessibilità, utilizzando argento 925, oro 14k, smalti colorati e pietre preziose, tra cui topazi, ametiste e zirconi.
Nel 2022, il brand ha fatto una mossa rivoluzionaria: ha introdotto i diamanti sintetici nelle sue collezioni. Questa scelta ha abbattuto i costi e reso il lusso più accessibile, conquistando ulteriormente un pubblico giovane e attento alla sostenibilità.
Negli ultimi anni, anche gli uomini si stanno avvicinando a Pandora, grazie a linee più minimal e sofisticate, come la collezione Pandora Reflexions, pensata per chi ama uno stile elegante e discreto.
Se inizialmente Pandora si è affermata con i suoi iconici braccialetti componibili, oggi il brand ha saputo diversificare la propria offerta, conquistando nuovi segmenti di mercato. Oltre ai charm, le collezioni di Pandora includono anelli, collane e orecchini dal design raffinato, spesso ispirati a temi romantici e naturali. Linee come Pandora Timeless, caratterizzata da gioielli eleganti con pietre scintillanti, e Pandora ME, pensata per un pubblico giovane e dinamico con anelli e collane componibili, dimostrano la capacità del brand di adattarsi alle tendenze e ai gusti contemporanei. Inoltre, il lancio della collezione Pandora Lab-Grown Diamonds ha segnato un passo significativo nell’alta gioielleria accessibile, rendendo i diamanti sintetici protagonisti di design moderni e alla portata di tutti.
Pandora non è solo un brand di gioielli, è un fenomeno culturale. Il marchio ha collaborato con celebrità e influencer globali, tra cui Millie Bobby Brown (Stranger Things) e Addison Rae, star di TikTok con milioni di follower.
Queste partnership, insieme a un forte storytelling emozionale, hanno reso Pandora uno dei brand più riconoscibili al mondo.
Grazie alla sua strategia basata su personalizzazione, accessibilità e innovazione, Pandora continua a dominare il settore della gioielleria. Per il 2025, l’azienda prevede una crescita tra il 7% e l'8%, consolidando la sua posizione di leader.
Ma sarà Pandora a riscrivere le regole della gioielleria per le nuove generazioni? Solo il tempo ce lo dirà, ma una cosa è certa: il suo successo non è destinato a spegnersi presto.
L’inizio del 2025 conferma quindi uno scenario complesso per il mercato dei diamanti, caratterizzato da un calo generalizzato dei prezzi, tensioni commerciali internazionali e una crescente competizione con i diamanti sintetici. Tuttavia, accordi strategici come quello tra De Beers e il Botswana, insieme a un rafforzamento delle iniziative di tracciabilità e promozione, potrebbero gettare le basi per una ripresa nei mesi a venire.
Resta sintonizzato/a per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti sul mondo affascinante dei diamanti!